PharmaNutra ha chiuso il primo semestre 2024 con risultati in crescita a doppia cifra, evidenziando ricavi totali aumentati del 13,4% su base annua a 57 milioni, un Ebitda a 16,2 milioni (+15,3%) e un utile netto di 8,9 milioni (+23%).
Numeri in scia ai quali Intermonte ha apportato piccole modifiche alle proprie stime, aumentando le previsioni su ricavi ed EBITDA per i FY24-26 dell’1-2%, spiegando come ciò comporti “una variazione neutra dell’EPS per quest’anno e un aumento del 3-4% nei FY25-26”.
In base alle nuove previsioni, gli analisti di Intermonte confermano il rating BUY e alzano il target price a 82 euro (da 79 euro), valutazione che incorpora un upside del 53%, aggiungendo che il 2024 dovrebbe essere un anno di transizione, con il 1H che migliora la visibilità sulle proprie stime “a seguito della risoluzione di problemi contingenti e temporanei riscontrati nel 1Q”.
Gli esperti ritengono che, “sulla base di suggerimenti forniti all’Investor Day dell’anno scorso, nuove opportunità di business potrebbero sbloccare un’ulteriore crescita significativa sia nelle vendite (CAGR 2022-30 +19% vs. +11% organico) sia nell’EBITDA (CAGR +20% vs. 13% organico), con conseguente enorme upside a lungo termine fino a 90-100 euro in aggiunta al proprio TP. Per quanto riguarda l’attività attuale, PharmaNutra appare “molto ben posizionata in un settore in costante crescita grazie alla leadership indiscussa negli integratori di ferro solidi orali, alle elevate barriere all’ingresso dovute alla protezione della proprietà intellettuale e a un impegno costante nella ricerca e sviluppo”.
Ottima view anche da parte degli analisti di Stifel che indicano una raccomandazione di acquisto su PharmaNutra e un prezzo di obiettivo di 86,0 euro, sottolineando come l’azienda abbia registrato “una serie di solidi risultati nel secondo trimestre, con una redditività che ha superato di gran lunga le nostre aspettative, riportando una generazione di cassa eccezionale”.
“Supponendo che gli obiettivi dell’azienda vengano raggiunti, pensiamo che una rivalutazione verso 6,5x EV/vendite (rispetto agli attuali 4,5x e BioGaia 7,5x, CAGR vendite 3Y +13%) potrebbe portare il titolo oltre i 100 euro per azione. La riduzione implicita di circa il 15% del suo multiplo PE forward a 30x, dalla media a lungo termine di 34x, rappresenta un punto di ingresso interessante, a nostro avviso”, concludono gli esperti di Stifel.