Previsto avvio tonico per le principali borse europee nel giorno della Bce e all’indomani dei dati sull’inflazione statunitense.
Chiusura ieri in rialzo a Wall Street con il Nasdaq a +2,2%, lo S&P500 a +1,1% e il Dow Jones a +0,3%.
Sui mercati asiatici, Tokyo ha terminato a +3,6%, seguita da Hong Kong (+1%); più cauta Shanghai (-0,1%).
Cresce l’attesa per quanto emergerà dalla Bce che oggi pomeriggio dovrebbe annunciare un nuovo taglio ai tassi di interesse.
Nel frattempo, gli investitori si dividono tra l’ottimismo che la Fed guiderà l’economia statunitense verso un “atterraggio morbido” e il timore che la banca centrale abbia aspettato troppo a lungo per allentare la politica monetaria. Al momento i mercati stanno scontando una riduzione dei tassi da 25 punti base in vista del meeting dell’istituto statunitense della prossima settimana e complessivamente oltre 100 punti base entro fine anno.
Sul fronte asiatico, il membro del consiglio direttivo della Banca del Giappone, Naoki Tamura, ha parlato di un aumento del tasso di riferimento ad almeno l’1% entro la fine del periodo di proiezione. Parole che si aggiungono a quelle di un altro membro del consiglio, Junko Nakagawa, secondo il quale la banca centrale continuerà ad adeguare la politica a condizione che l’economia si comporti in linea con le previsioni.
Focus infine sul settore tecnologico mondiale in scia alle affermazioni del ceo di Nvidia (+8,15% a Wall Street), Jensen Huang, secondo il quale ogni cliente chiede di essere servito per primo e vorrebbe poter aumentare gli ordini.
Dall’agenda macroeconomica, ad agosto l’indice dei prezzi alla produzione in Giappone ha riportato un incremento del 2,5% su base annua, rallentando oltre le attese (+2,8%) rispetto al +3,0% di luglio. Su base mensile, l’indice ha registrato un calo dello 0,2%, rispetto alla variazione nulla del consensus e al +0,5% del mese precedente (rivisto da +0,3%).
Occhi nel pomeriggio, oltreoceano, su prezzi alla produzione di agosto e richieste settimanali di sussidi di disoccupazione.