Wall Street cambia marcia e riesce finalmente a mettere a segno una seduta convincente, seppure non per tutti gli indici. Il listino tecnologico, al pari degli altri tre indici principali, parte addirittura negativo ma recupera progressivamente guadagnando quasi il tre per cento tra minimo e massimo intraday e terminando assai prossimo a quest’ultimo.
Sorte molto simile anche per lo S&P500 (+1,1%), mentre il Dow Jones ed il Russell 2000 limitano il progresso al +0,3%.
La giornata borsistica è stata condizionata positivamente anche dal dato mensile dell’inflazione (mese di agosto), uscito in linea rispetto alle attese previste.
Protagonisti della seduta i titoli tecnologici del settore dei semi conduttori capitanati da Nvidia (+8,1%), AMD (+4,9%), Broadcom (+6,8%) e Super Micro Computer (+7,9%). Microsoft e Amazon salgono entrambe di oltre il due per cento.
Indice VIX ancora in calo (-8%) a quota 17,70.
Sul mercato obbligazionario prima giornata di rialzo dei rendimenti che interrompe una striscia discendente di sei giornate consecutive. Il Tbond risale di soli due punti base chiudendo al 3,66%.
Materie prime tutte in denaro capitanate dal petrolio che recupera un punto e mezzo percentuale e sfiora i 68 dollari al barile in chiusura. Sale anche il rame dell’uno per cento.
Metalli preziosi anch’essi postivi con poco progresso per l’oro il quale non riesce di nuovo a chiudere al di sopra dei 2.550 dollari l’oncia, mentre svetta l’argento con un progresso di quasi il due per cento con una chiusura di poco superiore alla soglia dei $29.
Sul mercato valutario, il biglietto verde allunga ulteriormente fino a 1,101 rispetto alla moneta unica e recupera lievemente anche nei confronti dello yen fino a 142.