Seduta contrastata per le principali borse asiatiche dopo la chiusura positiva di ieri a Wall Street.
Shanghai e Shenzhen viaggiano rispettivamente a +0,1% e -0,4%, Hong Kong guadagna l’1,1%. Realizzi sul Giappone con Nikkei a -0,6% e Topix a -0,7% dopo il rally della giornata precedente.
Oltreoceano, il Nasdaq ha terminato a +1%, lo S&P500 a +0,7% e il Dow Jones a +0,6%.
Resta monitorate le indicazioni in tema di politica monetaria e dal lato macroeconomico.
In attesa della riunione della Bank of Japan della prossima settimana, il membro del board, Naoki Tamura, ha affermato che l’istituto nipponico dovrà aumentare i tassi di interesse portandoli ad almeno l’1% il prossimo anno, un livello che rappresenta il target neutrale corretto che non raffredda né stimola l’economia. Dichiarazioni alle quali hanno fatto seguito le parole di altri funzionari secondo cui la banca centrale giapponese probabilmente alzerà ulteriormente i tassi con un’inflazione oltre le attese.
Sempre la prossima settimana, è atteso il meeting della Federal Reserve dopo che gli ultimi dati hanno supportato l’aspettativa di un allentamento da parte dell’istituto statunitense. Aspettativa alimentata anche dalle affermazioni dell’ex presidente della Fed di New York, William Dudley, che vede la possibilità di un taglio ai tassi da mezzo punto nella riunione del 17-18 settembre.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,108 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen cala a 141,0. Tra le materie prime, petrolio in frazionale rialzo con il Brent (+0,5%) a 72,3 dollari al barile e il Wti (+0,5%) a 69,3 dollari mentre la tempesta Francine ha interrotto la produzione nel Golfo del Messico.