Le borse europee chiudono prevalentemente in denaro, con i principali listini americani in territorio positivo dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib archivia gli scambi con un +0,3% a 33.568 punti, in rialzo come il Dax di Francoforte (+1,0%), l’Ibex 35 di Madrid (+1,2%), il Ftse 100 di Londra (+0,4%), il Cac 40 di Parigi (+0,4%).
Oltreoceano il Dow Jones guadagna l’1,0%, lo S&P 500 e il Nasdaq lo 0,7%.
Gli investitori rimangono divisi sull’entità dell’atteso allentamento che dovrebbe essere annunciato dalla Federal Reserve nella riunione della prossima settimana, alla luce degli ultimi dati macroeconomici.
Dati che hanno evidenziato un indice dei prezzi alla produzione statunitense in leggero aumento ad agosto e un incremento delle domande di sussidi di disoccupazione che ha rinnovato le preoccupazioni per un indebolimento del mercato del lavoro.
I dati sui prezzi alla produzione hanno fatto seguito ai dati CPI di mercoledì, che avevano evidenziato un rallentamento dei prezzi al consumo al +2,5% anno su anno, dal +2,9% di luglio.
Dall’agenda odierna gli esperti dell’Università del Michigan hanno reso noto il dato preliminare dell’indice sulla fiducia dei consumatori per il mese di settembre che si è attestato a 69,0 punti, in aumento oltre il consensus (68,5 punti) dai 67,9 punti del dato finale di agosto.
Invece in Francia ad agosto l’indice dei prezzi al consumo ha registrato un +0,5% su base mensile, leggermente inferiore al +0,6% delle attese e del preliminare. Anno su anno il dato ha registrato un incremento dell’1,8% rispetto al +1,9% del consensus e della prima lettura. L’indice armonizzato agli standard Ue è aumentato dello 0,6% m/m, in linea alla stima e al preliminare. Su base annua i prezzi al consumo sono saliti del 2,2%, confermando attese e preliminare.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,108, mentre il cambio dollaro/yen scende a 140,7. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+0,5%) a 72,4 dollari e il Wti (+0,5%) a 69,3 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 133 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,44%.
Tornando a Piazza Affari, guida Iveco Group (+2,5%) seguita da Telecom Italia (+2,4%), Stmicroelectronics (+1,9%), Diasorin (+1,9%). Chiudono sotto la parità Campari (-5,6%), Nexi (-2,8%), Finecobank (-1,0%), Unicredit (-0,8%).