Le borse europee proseguono caute a metà seduta in linea all’andamento dei futures di Wall Street.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,1% a 33.500 punti, preceduto dal Dax di Francoforte (+0,5%), dall’Ibex35 di Madrid (+0,5%) e dal Cac 40 di Parigi (+0,3%) mentre segue il Ftse 100 di Londra (flat).
Gli investitori rimangono divisi sull’entità dell’atteso allentamento che dovrebbe essere annunciato dalla Federal Reserve nella riunione della prossima settimana, alla luce degli ultimi dati macroeconomici.
Dati che hanno evidenziato un indice dei prezzi alla produzione statunitense in leggero aumento ad agosto e un incremento delle domande di sussidi di disoccupazione che ha rinnovato le preoccupazioni per un indebolimento del mercato del lavoro.
A tutto ciò si aggiungono le affermazioni dell’ex presidente della Fed di New York, William Dudley, che vede la possibilità di un taglio ai tassi da mezzo punto nel meeting del 17-18 settembre.
Dall’agenda odierna, in Francia ad agosto l’indice dei prezzi al consumo ha registrato un +0,5% su base mensile, leggermente inferiore al +0,6% delle attese e del preliminare. Anno su anno il dato ha registrato un incremento dell’1,8% rispetto al +1,9% del consensus e della prima lettura. L’indice armonizzato agli standard Ue è aumentato dello 0,6% m/m, in linea alla stima e al preliminare. Su base annua i prezzi al consumo sono saliti del 2,2%, confermando attese e preliminare.
Atteso dagli Stati Uniti nel pomeriggio il dato preliminare di settembre del Sentiment dell’Università del Michigan.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,109 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen cala a 140,7. Tra le materie prime, il petrolio prosegue in rialzo con il Brent (+0,6%) a 72,4 dollari al barile e il Wti (+0,8%) a 69,5 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è stabile a 139 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,52%.
Tornando a Piazza Affari, sale in vetta Diasorin (+1,8%), in linea a Telecom Italia (+1,8%), e seguita da Amplifon (+1,3%). Resta in coda Nexi (-3,2%) in scia al crollo della competitor francese Worldline (-17% a Parigi) che ha annunciato il cambio di CEO e ridotto le previsioni.
Precedono, a distanza, Finecobank (-1,6%) e Leonardo (-0,7%).