Il Cda di Alkemy ha approvato la Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2024 da cui emergono le seguenti evidenze:
- Fatturato consolidato pari a 58,24 milioni, +1,3% rispetto a 57,48 milioni dell’1H 2023, principalmente grazie alla performance del business in Italia, che ha più che compensato l’andamento delle controllate estere del Gruppo.
- EBITDA Adjusted (ricavi netti operativi diminuiti dei costi operativi esclusi oneri e proventi non ricorrenti) di 4,76 milioni, in calo del 20,4% rispetto a 5,98 milioni dell’1H 2023. L’EBITDA Adjusted margin è pari a 8,2%, -2,2 punti percentuali rispetto all’1H 2023 (10,4%), per effetto del diverso mix di vendite.
- Oneri non ricorrenti per 2,11 milioni (0,67 nell’1H 2023), per effetto dei costi per il personale non ricorrenti relativi principalmente all’impatto dell’accelerazione del Long Term Incentive Plan 2024 – 2026 a seguito dell’avviamento dell’Offerta Pubblica volontaria Totalitaria sulle azioni Alkemy promossa da Retex.
- EBIT pari a 0,02 milioni, rispetto a 3,01 milioni del H 2023, principalmente per effetto delle poste straordinarie e dei maggiori ammortamenti registrati nel periodo a seguito di investimenti fatti a partire dalla seconda metà del 2023.
- Risultato di periodo negativo per 0,86 milioni, che si confronta con il risultato positivo di 1,41 milioni registrato nel 1H 2023.
- Flusso di cassa operativo netto positivo per 2,33 milioni, rispetto a 3,56 milioni nell’1H 2023. Il calo del flusso è dovuto principalmente al minore risultato di periodo e alle
dinamiche relative al capitale circolante netto. - Posizione Finanziaria Netta (PFN) del Gruppo al 30 giugno 2024 negativa per 31,09 milioni, in miglioramento rispetto alla PFN negativa per 31,77 milioni registrata al 31 dicembre 2023.
Alla data di approvazione della relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2024, il menagement ritiene che l’evoluzione della gestione del secondo semestre dell’anno corrente del Gruppo Alkemy sarà coerente con quanto riscontrato nel corso della prima parte del 2024. Infatti, sulla base dell’attuale stato di avanzamento degli ordini in portafoglio, dei nuovi contratti attivati e delle offerte/gare in corso di conferma, le aspettative sono di proseguire sia nella leggera crescita dei ricavi rispetto al 2023, principalmente sul mercato nazionale, sia nell’andamento della profittabilità complessiva,
ancora imputabile in prevalenza al diverso mix di servizi da rendere, caratterizzati in generale da una minore marginalità. Gli effetti positivi della nuova organizzazione, degli interventi operativi in corso e dell’inserimento di alcuni nuovi sales manager di elevata seniority previsto nel corso del secondo semestre, saranno ragionevolmente riscontrabili solo a partire dal 2025.