La scorsa settimana il Ftse Italia Banche ha riportato un +1,7% rispetto al +2,4% del corrispondente europeo e al +0,8% del Ftse Mib.
Le borse europee hanno chiuso la seduta di venerdì prevalentemente in denaro, con i principali listini americani in territorio positivo dopo le prime ore di contrattazioni. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si è attestato a 133 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,44%.
Tra le Large Cap, Intesa Sanpaolo ha terminato le contrattazioni a +2,4%, Banca Monte dei Paschi di Siena a +1,9%, UniCredit a +1,9%, Banca Popolare dell’Emilia Romagna a +1,5%, Banco Bpm a +1,5% e Mediobanca a -0,7%.
Banco BPM ha deciso di esercitare il diritto di rimborso del titolo Tier 2 dal valore nominale di 350 milioni di euro, emesso il 1 ottobre 2019 con scadenza dieci anni (ottobre 2029) e rimborsabile anticipatamente ad ottobre 2024.
Il Cda di Banco BPM ha deliberato di procedere a un’operazione di cessione mediante cartolarizzazione di un portafoglio di oltre 330 immobili di proprietà ad uso non strumentale, il cui valore di bilancio complessivo è pari a circa 295 milioni di euro (Progetto “Square”).
UniCredit ha annunciato di aver acquisito una partecipazione azionaria pari a circa
il 9% del capitale sociale di Commerzbank AG.
UniCredit ha collocato un’emissione di strumenti Additional Tier 1 (c.d. Non-Cumulative Temporary Write-Down Deeply Subordinated Fixed Rate Resettable Notes) destinata a investitori istituzionali per un totale di 1 miliardo.
Tra le Mid Cap, Banca Popolare di Sondrio ha chiuso a +1,3% e Credito Emiliano a +0,2%.
Infine, tra le Small, Banco di Desio e Brianza ha registrato un +1,6% e Banca Profilo una sostanziale stabilità.
Banco Desio ha annunciato di aver aderito ai Principi per L’investimento Responsabile
(PRI) delle Nazioni Unite.