Eurotech – Incidenza del primo margine sui ricavi nel 1H24 aumenta al 49,7% (+310 bps)

Eurotech ha archiviato il primo semestre 2024 con ricavi pari a 29,3 milioni, in calo del 38,9% a/a (-37% a cambi costanti), in miglioramento comunque rispetto al -52,1% del primo trimestre (-50,4% a cambi costanti).

“Il secondo trimestre ha registrato infatti un fatturato di 17,3 milioni, in netto miglioramento rispetto alla performance del primo trimestre”, sottolinea la società.

Il business Edge AIoT “si è dimostrato molto più resiliente del business Embedded
tradizionale, e nei primi sei mesi ha assunto un ruolo determinante nella composizione del
fatturato raggiungendo il 57% del totale”.

Dalla ripartizione dei ricavi per localizzazione delle attività del gruppo, l’area europea è quella più significativa con il 57,8% sul dato totale (primo semestre 2023: 38,5%); l’area giapponese è al secondo posto con un contributo del 24,2% (primo semestre 2023: 26,6%); infine l’area americana rappresenta il restante 18,0% (primo semestre 2023: 34,9%).

“Le azioni di miglioramento degli approvvigionamenti messe in campo negli scorsi anni
continuano a dare i risultati attesi sul primo margine. Grazie anche agli aumenti di prezzo
verso i clienti e allo spostamento del mix di vendita verso prodotti a più alta marginalità”, il primo margine ammonta a 14,5 milioni, con un’incidenza sui ricavi del 49,7%. In termini percentuali il dato si deve confrontare con 47,4% dei dodici mesi del 2023 e 46,6% del primo semestre 2023, con un incremento della marginalità percentuale di 310bps.

L’EBITDA, al netto dei costi non ricorrenti (EBITA Adjusted) ammonta a -3,1 milioni rispetto a 2,7 milioni (5,6% dei ricavi) dei sei mesi 2023. L’EBITDA dei primi sei mesi 2024 considerando le voci di conto economico non ricorrenti è stato pari a -3,5 milioni.

“In termini di EBITDA adjusted, il secondo trimestre ha sostanzialmente raggiunto il punto di break-even e di conseguenza il dato dell’EBITDA adjusted del semestre è in linea con quello del primo trimestre. Il risultato del secondo trimestre è stato reso possibile anche dalla diminuzione dei costi operativi, che hanno iniziato a beneficiare degli effetti delle azioni di razionalizzazione della struttura operativa iniziate negli USA a fine 2023 ed estese a tutto il Gruppo a maggio 2024”.

L’EBIT dei primi sei mesi è stato di -5,8 milioni rispetto a 13mila euro nei primi sei mesi del 2023.

Il risultato netto di Gruppo si è attestato a –5,5 milioni (negativo per 0,9 milioni nei primi sei mesi 2023).

Sul fronte patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto si è fissato a 23,3 milioni,
rispetto a 20,6 milioni al 31 dicembre 2023, variazione “determinata principalmente da un utilizzo di cassa di 2,2 milioni per investimenti e di 3,2 milioni per rimborso netto di finanziamenti passivi”.

Riguardo l’evoluzione prevedibile della gestione, Eurotech riporta che “permane una situazione di bassa visibilità, con rilascio degli ordini da parte dei clienti per lo stretto indispensabile nel breve termine. Tuttavia, negli ultimi 4-5 mesi, rispetto al primo trimestre si è registrato un incremento sensibile dell’interesse dei clienti nella discussione di nuove opportunità di business e di richieste d’offerta, che si dovrebbe tradurre in un incremento del portafoglio ordini nei mesi a venire. Questa dinamica fa ben sperare per una ripresa della crescita nel 2025”.

“Il fatturato del secondo semestre sarà superiore rispetto a quello del primo semestre, ma sarà ancora impattato dalla ‘softness’ in Giappone e dal phase-out del business embedded legacy negli Stati Uniti”.
“I processi di controllo dei costi di approvvigionamento in essere e la visibilità sul mix di prodotti venduti fanno ritenere che nei prossimi due trimestri il primo margine percentuale manterrà valori vicini a quelli registrati nel primo semestre”.
“Le azioni di razionalizzazione della struttura operativa faranno sentire il loro beneficio in
termini di riduzione dei costi, con un effetto più marcato rispetto a quanto si è iniziato a vedere nel secondo trimestre: rimane confermato l’obiettivo annunciato a maggio di abbassare il run-rate del Gruppo di circa Euro 4 milioni nel 2025 rispetto al 2023″.