illimity – “La sostenibilità è parte integrante della strategia di crescita”

Dal 9 al 13 settembre si è tenuta a Palazzo Mezzanotte la Euronext Sustainability Week, evento dedicato alla Finanza Sostenibile e volto al dibattito e al confronto tra società e investitori sui temi ESG. Presente all’evento anche illimity: Fabio Pelati, Head of IR & Sustainability presso la banca e intervistato da Market Insight, si sofferma sull’importanza dei fattori ESG per illimity, sulla strategia messa in atto dalla banca e sulle prossime sfide in tale ambito.

Qual è il valore della sostenibilità rispetto al vostro settore e come siete posizionati rispetto ai vostri competitor?

“I fattori ESG rivestono ormai un ruolo cruciale nel settore bancario – spiega Pelati. La sostenibilità non è più solo una scelta etica, ma una necessità strategica dettata anche da una regolamentazione sempre più stringente e pervasiva.

In illimity, fin dalla nascita, abbiamo cercato di integrare progressivamente le tematiche ESG, nella governance, nei processi, nella gestione dei rischi e nelle attività di business. La sostenibilità è oggi parte integrante della nostra strategia di crescita.

L’attività di illimity è per sua natura responsabile. – prosegue Fabio Pelati – La banca infatti supporta le imprese nei loro piani di sviluppo o di rilancio, contribuendo alla crescita sostenibile del tessuto imprenditoriale del Paese, istituisce Fondi di Investimento Alternativi, cui sono conferiti crediti di società in difficoltà ma con prospettive di ripresa, supporta imprese con soluzioni asset-based valorizzando crediti assistiti da asset e restituendo valore ad asset deteriorati, introducendo, inoltre, innovativi sistemi di aste digitali trasparenti e accessibili a tutti per rimettere in circolo i beni sottostanti.”

Per quanto riguarda il posizionamento rispetto ai competitor, “il settore bancario è oggi uno tra i più regolamentati sui temi della sostenibilità e grazie alla strategia ESG messa in atto dal Gruppo siamo tra le banche best in class su queste tematiche, come dimostra il recente upgrade nel rating ESG ottenuto da MSCI passato da “AA” a “AAA”, confermando illimity società leader nel suo settore.”

Quali sono le vostre strategie ESG, il relativo ammontare degli investimenti e i vantaggi competitivi annessi? 

“Nel 2020, con la presentazione del nostro primo Piano Strategico 2021-2025, sono stati definiti dei chiari obiettivi ESG, successivamente integrati con ulteriori target quali-quantitativi con l’approvazione del Piano di Sostenibilità 2023-2025”, afferma Pelati.

“Tra i principali obiettivi della strategia ESG del Gruppo si trovano lo sviluppo dell’offerta e del framework di finanza sostenibile (Green, Social and Sustainability-Linked Loans) che contribuirà al 15% dei volumi erogato/investito al 2025, l’integrazione dei fattori ESG nella valutazione del credito e nel Risk Appetite Framework.

Ci impegniamo inoltre a misurare e indirizzare delle c.d. emissioni finanziate di Categoria 15, attraverso scelte di credito e investimento responsabili.

Vogliamo poi mantenere il gender pay gap tra i più bassi del settore, attualmente sotto il 5% e la Certificazione per la Parità di Genere. Inoltre, le nostre policy creditizie guidano efficacemente il nostro processo di concessione del credito e investimenti di portafoglio verso gli obiettivi di investimento responsabile e ambientale.

Guardando ai nostri impieghi – continua il manager – nel corso del 2023 la nostra Divisione Corporate Banking ha concesso finanziamenti finalizzati a sostenere specifiche progettualità con l’obiettivo di conseguire benefici in ambito ambientale per oltre 91 milioni di euro circa. Abbiamo inoltre concesso finanziamenti e linee di credito collegate a obiettivi di sostenibilità, le cui condizioni di finanziamento risultano soggette all’impegno della controparte al raggiungimento di specifici risultati in materia ambientale, sociale e/o di governance per circa 90 milioni di euro.

Prosegue inoltre il nostro impegno nell’offrire servizi e strumenti di supporto alle PMI con partner terzi e con le istituzioni finanziarie italiane ed europee, come, ad esempio la Banca Europea per gli Investimenti – BEI e il Fondo Europeo per gli Investimenti – FEI.”

Quali sono le prossime sfide in ambito ESG?

“Il rapporto banca-impresa si evolverà ulteriormente. Gli istituti finanziari saranno infatti chiamati a svolgere un ruolo fondamentale per indirizzare il flusso di capitali in attività che hanno un piano credibile di transizione. Per far ciò dovremo raccogliere ed elaborare un sempre maggior numero di dati non più solo finanziari al fine di ridefinire le modalità di gestione del rischio di credito, considerando i rischi ESG delle imprese, non solo a breve, ma anche a medio e lungo termine. Ciò anche in ottica dei nuovi obblighi di rendicontazione previsti dalla Corporate Sustainability Reporting Directive (CRSD).

Proseguiremo dunque nell’impegno di affiancare le nostre imprese clienti nel loro percorso di transizione energetica, monitorando costantemente le nostre “emissioni finanziate” e la nostra carbon footprint di portafoglio e definendo con le strutture di business possibili strategie di decarbonizzazione, al fine di porre attenzione sui settori più impattanti anche in fase di origination”, conclude Fabio Pelati.