Le borse europee chiudono miste, mentre Wall Street procede perlopiù negativa dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni invariato a 33.570 punti. Chiudono sopra la pari l’Ibex 35 di Madrid (+0,4%) e il Ftse di Londra (+0,1%). Terminano invece in calo il Dax di Francoforte (-0,4%) e il CAC 40 di Parigi (-0,2%).
Oltreoceano, il Dow Jones guadagna lo 0,3% mentre il Nasdaq cede lo 0,9% e lo S&P 500 lo 0,2%.
Gli investitori restano prudenti in vista degli annunci di politica monetaria da parte di Federal Reserve (mercoledì), Regno Unito (giovedì) e Giappone (venerdì).
Sul fronte europeo, il vicepresidente della Bce, Luis De Guindos, ha intanto affermato che la banca centrale tiene tutte le opzioni aperte riguardo alle sue prossime decisioni sui tassi, aggiungendo che l’istituto prevede un rallentamento dell’inflazione a settembre, ma un rimbalzo nel quarto trimestre dell’anno. I prezzi sono attesi convergere intorno al target del 2% verso la fine del 2025.
Secondo invece Peter Kazimir, membro del Consiglio direttivo della Bce, l’Eurotower dovrà quasi sicuramente attendere fino a dicembre prima di ridurre nuovamente il costo del denaro per essere certa di non commettere un errore di politica monetaria con un allentamento troppo veloce.
Dall’agenda macroeconomica, l’indice Empire State Manufacturing, che misura l’andamento dell’attività manifatturiera dello stato di New York, ad agosto, è salito oltre le attese (-4,0 punti) a 11,5 punti dai -4,7 punti del mese precedente.
A luglio la bilancia commerciale destagionalizzata dell’Eurozona ha segnato un surplus di 15,5 miliardi di euro, in diminuzione rispetto ai 17,0 miliardi di giugno (dato rivisto da 17,5 miliardi). Gli analisti si attendevano un surplus di 15,0 miliardi.
Nello stesso mese, l’omologo dato italiano ha evidenziato un surplus di 6,743 miliardi, in netto aumento rispetto ai 5,15 miliardi di giugno (dato rivisto da 5,065 miliardi).
Sempre nel nostro Paese, secondo la lettura finale, l’indice armonizzato UE dei prezzi al consumo ha registrato ad agosto un rialzo dell’1,2% su base annua, in leggero rallentamento rispetto al +1,3% del preliminare e delle attese. La lettura finale di luglio indicava un incremento del dell’1,6%.
Sul Forex, l’euro/dollaro sale a 1,112, il dollaro/yen a 140,9. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+1,7%) a 72,8 dollari e il Wti (+1,9%) a 69,0 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende in area 132 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,40%.
Tornando a Piazza Affari, guida Unipol (+6,4%), seguita da Saipem (+4,9%), Generali (+3,2%), Telecom Italia (+1,3%), mentre arretrano in particolare Stmicroelectronics (-3,4%), Campari (-2,6%), Ferrari (-2,0%), Amplifon (-1,4%).