Le borse europee proseguono miste a metà seduta mentre i futures di Wall Street viaggiano perlopiù sopra la parità.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,2% a 33.627 punti, poco mosso come il Cac 40 di Parigi (+0,1%), fa meglio l’Ibex35 di Madrid (+0,3%), mentre flettono il Ftse 100 di Londra (-0,1%) e il Dax di Francoforte (-0,2%).
Cresce l’attesa per le decisioni sui tassi da parte di Federal Reserve (mercoledì), Regno Unito (giovedì) e Giappone (venerdì). Focus intanto sui discorsi odierni del vicepresidente della Bce Luis de Guindos e del capoeconomista Philip Lane.
Mentre gli operatori stanno valutando se la banca centrale americana opterà per un taglio da 25 o 50 punti base, l’istituto nipponico dovrebbe mantenere i tassi invariati dopo aver deciso un aumento del costo del denaro nella scorsa riunione.
Sul fronte asiatico, resta monitorata la situazione cinese dove la produzione industriale, i consumi e gli investimenti hanno rallentato più del previsto ad agosto, mentre il tasso di disoccupazione ha raggiunto inaspettatamente il massimo degli ultimi sei mesi. La Banca centrale del Paese asiatico ha annunciato venerdì sera che intensificherà il contrasto alla deflazione e preparerà altre politiche per rilanciare l’economia dopo che i dati sul credito hanno mostrato che la fiducia dei soggetti privati rimane debole.
Dall’agenda macroeconomica emerge che in Italia l’indice armonizzato UE dei prezzi al consumo ha registrato ad agosto un rialzo dell’1,2% su base annua, in leggero rallentamento rispetto al +1,3% del preliminare e delle attese. La lettura finale di luglio indicava un incremento del dell’1,6%.
A luglio invece la bilancia commerciale destagionalizzata dell’Eurozona ha segnato un surplus di 15,5 miliardi di euro, in diminuzione rispetto ai 17,0 miliardi di giugno (dato rivisto da 17,5 miliardi). Gli analisti si attendevano un surplus di 15,0 miliardi.
Nel pomeriggio atteso dagli USA l’Indice Empire State Manufacturing di settembre.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,112 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen scende a 140,1. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,4%) a 71,9 dollari al barile e il Wti (+0,5%) a 68,1 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 135 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,50%.
Tornando a Piazza Affari, ancora in testa Saipem (+4,3%) dopo essersi aggiudicata un contratto EPC offshore in Qatar del valore di circa 4 miliardi di dollari, seguita da Unipol (+2,2%), Generali (+2%) e Unicredit (+1,3%); in coda STM (-1,7%), Interpump (-1,1%), Popolare di Sondrio e Campari (entrambe -0,9%).