Wall Street mette a segno un’altra seduta positiva con i tre indici principali che guadagnano tutti oltre mezzo punto percentuale chiudendo ancora una volta molto vicini ai massimi intraday, ma distanti dalla performance dell’indice delle small cap che beneficia delle aspettative del taglio dei tassi di interesse.
Il Dow Jones e il Nasdaq guadagnano lo 0,7% e lo S&P500 lo 0,5%. Quest’ultimo mette a segno la miglior performance settimanale da inizio anno con un progresso superiore ai quattro punti percentuali. Il mercato attende la riunione della Federal Reserve che dovrebbe confermare il cambio di direzione di politica monetaria con un primo taglio dei tassi di interesse per 25 punti base.
Da registrare il calo di Adobe (-8,5%), in scia all’uscita della trimestrale e la discesa di Boeing (-3,7%) che registra i nuovi minimi dell’anno.
Indice VIX in calo del tre per cento a quota 16,55.
Sul mercato obbligazionario si registrano modeste oscillazioni con i rendimenti che scivolano sulla scadenza decennale di un solo punto base al 3,66%.
Materie prime ancora in denaro, ma con intensità diverse. Il petrolio avanza di meno di mezzo punto percentuale chiudendo a 67,75 dollari al barile.
Metalli preziosi ancora molto brillanti con l’oro che guadagna un punto percentuale mettendo a segno un altro record storico per la seconda seduta consecutiva. Il metallo giallo sale oltre i 2.600 dollari l’oncia, mentre l’argento guadagna il tre per cento e l’undici nella scorsa settimana risalendo anche sopra la soglia dei $31.
Sul mercato valutario, il biglietto verde termina invariato a 1,107 rispetto alla moneta unica ma perde ancora terreno anche nei confronti dello yen fino a 140,7, nuovo minimo da inizio anno verso la valuta nipponica.