Seduta contrastata per le principali borse asiatiche, ancora orfane di Cina e Corea del Sud per festività e dopo la chiusura mista di ieri a Wall Street.
Giappone negativo in riapertura con Nikkei a -1,6% e Topix a -1,5% mentre Hong Kong guadagna l’1,5%.
Oltreoceano, il Nasdaq ha terminato a -0,5%, lo S&P500 a +0,1% e il Dow Jones a +0,6%.
Resta l’attenzione sulle decisioni, tra le altre, di Federal Reserve e Banca del Giappone.
I mercati prevedono che l’istituto centrale statunitense opterà questo mese per un taglio compreso tra 25 e 50 punti base in considerazione di alcuni deboli dati macroeconomici e di un’inflazione persistente. Sono attese nuove indicazioni dalle vendite al dettaglio Usa in uscita oggi pomeriggio.
Venerdì sarà il turno della Banca del Giappone che dovrebbe, secondo le previsioni, lasciare il tasso di riferimento allo 0,25% dopo aver aumentato il costo del denaro due volte quest’anno.
Parallelamente, restano le preoccupazioni per la debolezza dell’economia cinese mentre aumenta la pressione sulle autorità perché incrementino gli stimoli fiscali e monetari se il Paese vorrà raggiungere l’obiettivo di crescita nel 2024.
A ciò si aggiunge la questione dei dazi proposti dagli Stati Uniti che Pechino deve affrontare in settori come quello dei prodotti medicali.
Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,113 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 140,6. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,5%) a 73,1 dollari al barile e il Wti (+0,7%) a 69,5 dollari.