Le borse europee chiudono prevalentemente in denaro, con i principali listini americani in territorio positivo dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib archivia gli scambi con un +0,6% a 33.780 punti, in rialzo come l’Ibex 35 di Madrid (+1,1%), il Dax di Francoforte (+0,5%), il Cac 40 di Parigi (+0,5%), il Ftse 100 di Londra (+0,4%).
Oltreoceano il Nasdaq guadagna lo 0,7%, lo S&P 500 lo 0,4% e il Dow Jones lo 0,3%.
Cresce l’attesa per la decisione della Federal Reserve che verrà annunciata domani sera e che dovrebbe consistere, secondo le previsioni, in un primo taglio ai tassi da parte della banca centrale americana in oltre quattro anni.
Gli investitori stanno scontando pienamente un allentamento da 25 punti base mentre stimano una riduzione da 50 punti con una probabilità di circa il 55%.
Giovedì e venerdì l’attenzione si sposterà sugli annunci rispettivamente di Bank of England e Bank of Japan.
Dall’agenda macro, oltreoceano, le vendite al dettaglio sono aumentate ad agosto dello 0,1% su base mensile, rallentando meno delle attese (-0,2%) dal +1,1% di luglio.
In Eurozona, a settembre, l’indice Zew relativo alle aspettative di crescita economica è scivolato a 9,3 punti dai 17,9 punti di agosto.
Nello stesso mese, l’omologo indicatore sulla fiducia degli investitori istituzionali tedeschi è sceso, più delle attese (17 punti), a 3,6 punti dai 19,2 punti registrati ad agosto. Il sottoindice relativo alla situazione corrente è peggiorato a -84,5 punti dai -77,3 punti della rilevazione precedente. Le previsioni degli analisti indicano un valore di -80 punti.
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,112, mentre il cambio dollaro/yen sale a 141,8. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+1,4%) a 73,7 dollari e il Wti (+1,7%) a 70,1 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 131 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,43%.
Tornando a Piazza Affari, guida Nexi (+4,9%) seguita da Iveco Group (+4,5%), Tenaris (+3,0%), Stmicroelectronics (+2,7%). Chiudono sotto la parità Leonardo (-4,5%), Banca Monte Paschi Siena (-1,5%), Campari (-0,8%), Generali (-0,7%).