Seduta mista per le principali borse asiatiche, orfane di Hong Kong e Corea del Sud per festività e dopo la chiusura poco mossa di ieri a Wall Street.
In Cina, Shanghai guadagna lo 0,5% e Shenzhen cede lo 0,1%, Giappone positivo con Nikkei a +0,4% e Topix a +0,2%.
Oltreoceano, il Nasdaq ha terminato a +0,2%, S&P500 e Dow Jones flat.
Resta l’attenzione sulle decisioni, tra le altre, di Federal Reserve e Banca del Giappone.
I mercati prevedono che l’istituto centrale statunitense opterà questo mese per un taglio compreso tra 25 e 50 punti base in considerazione di alcuni deboli dati macroeconomici e di un’inflazione persistente.
Inoltre, a banca centrale americana pubblicherà anche nuove proiezioni trimestrali sotto forma del cosiddetto “dot plot” che offriranno ulteriori spunti sul percorso futuro per i costi di prestito e l’economia.
Venerdì sarà il turno della Banca del Giappone che dovrebbe, secondo le previsioni, lasciare il tasso di riferimento allo 0,25% dopo aver aumentato il costo del denaro due volte quest’anno.
Nel frattempo, le azioni cinesi legate ai chip sono balzate dopo che Pechino ha rivendicato una svolta nello sviluppo di apparecchiature per la produzione di chip nazionali.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,112 e il cambio tra biglietto verde e lo yen scende a 141,6. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-0,6%) a 73,2 dollari al barile e il Wti (-0,6%) a 69,5 dollari.