Avvio incerto per le principali borse europee in vista della Federal Reserve.
A Milano, il Ftse Mib è flat a 33.775 punti, cauto come il Dax di Francoforte (+0,1%), l’Ibex35 di Madrid (+0,1%), il Cac 40 di Parigi (flat) e il Ftse 100 di Londra (-0,2%).
Cresce l’attesa per quanto emergerà stasera dalla Fed che, secondo le previsioni, effettuerà un primo taglio ai tassi in oltre quattro anni. Gli operatori stanno scontando ampiamente una riduzione da 25 bp al range 5%-5,25%, sebbene alcuni si aspettino una mossa da 50 bp, ipotesi, quest’ultima, stimata con una probabilità poco superiore al 50%.
Domani e venerdì l’attenzione si sposterà rispettivamente sulla Bank of England e Bank of Japan.
Dall’agenda macroeconomica, attesi i prezzi al consumo finali di agosto nell’Eurozona e, negli Usa, le richieste mutui MBA.
Nel Regno Unito, ad agosto i prezzi al consumo sono saliti dello 0,3% su base mensile, in linea con il consensus e al di sopra del dato di luglio (-0,2%). Su base annua, i prezzi hanno registrato un aumento del 2,2%, in linea con il consensus e al mese precedente. L’indice CPI Core ha riportato un incremento del 3,6%, in linea con il consensus e al di sopra del mese precedente (+3,3%)
Nello stesso mese, la bilancia commerciale giapponese presenta un deficit di 695,3 miliardi di yen, in peggioramento rispetto al deficit di 628,7 miliardi del mese di luglio (rivisto da 621,8mld) ma al di sopra delle attese (-1432,4 mld yen).
Sul fronte geopolitico, restano monitorate le crescenti tensioni in Medio Oriente a seguito di un attacco simultaneo che ha fatto esplodere migliaia di cercapersone in dotazione ai miliziani di Hezbollah a Beirut, in diverse altre regioni del Libano e a Damasco.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,112 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen scivola a 141,6. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-0,8%) a 73,1 dollari al barile e il Wti (-0,7%) a 69,4 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 136 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,50%.
Tornando a Piazza Affari, guidano in avvio Leonardo (+1,8%), Generali (+0,9%) che ha raggiunto un accordo per la cessione delle attività in Turchia, Banco BPM (+0,8%); crolla Campari (-5%) dopo le dimissioni di Matteo Fantacchiotti dal ruolo di chief executive officer e membro del CdA, con effetto da oggi, per motivi personali; precedono a distanza Moncler (-1,4%), STM e Poste Italiane (entrambe -1,1%).