Le borse europee proseguono in calo a metà seduta mentre i futures di Wall Street viaggiano sopra la parità.
A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,1% a 33.750 punti, cauto come il Dax di Francoforte (-0,1%), peggio il Cac 40 di Parigi (-0,4) e il Ftse 100 di Londra (-0,6%), mentre resiste alle vendite l’Ibex35 di Madrid (+0,1%).
Cresce l’attesa per quanto emergerà stasera dalla Fed che, secondo le previsioni, effettuerà un primo taglio ai tassi in oltre quattro anni. Gli operatori stanno scontando ampiamente una riduzione da 25 bp al range 5%-5,25%, sebbene alcuni si aspettino una mossa da 50 bp, ipotesi, quest’ultima, stimata con una probabilità poco superiore al 50%.
Domani e venerdì l’attenzione si sposterà rispettivamente sulla Bank of England e Bank of Japan.
Dall’agenda macroeconomica attese negli Usa le richieste mutui MBA.
Intanto, nell’Eurozona ad agosto il dato finale dell’inflazione ha registrato un aumento dello 0,1% su base mensile, inferiore al dato preliminare e alle attese (entrambi +0,2%). Su base annua il dato ha evidenziato un aumento del 2,2%, in linea al consensus ma al di sotto della lettura precedente (+2,6% rivista da +2,2%). L’indice Core, calcolato al netto dei prezzi di energia, cibo, alcool e tabacco, ha mostrato un incremento su base tendenziale del 2,8%, confermando il dato preliminare e le attese.
Nel Regno Unito, ad agosto i prezzi al consumo sono saliti dello 0,3% su base mensile, in linea con il consensus e al di sopra del dato di luglio (-0,2%). Su base annua, i prezzi hanno registrato un aumento del 2,2%, in linea con il consensus e al mese precedente. L’indice CPI Core ha riportato un incremento del 3,6%, in linea con il consensus e al di sopra del mese precedente (+3,3%)
Sul fronte geopolitico, restano monitorate le crescenti tensioni in Medio Oriente a seguito di un attacco simultaneo che ha fatto esplodere migliaia di cercapersone in dotazione ai miliziani di Hezbollah a Beirut, in diverse altre regioni del Libano e a Damasco.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,114 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen scivola a 141,6. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-1,4%) a 72,7 dollari al barile e il Wti (-1,5%) a 68,9 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale leggermente a 137 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,54%.
Tornando a Piazza Affari, guidano Banco Bpm (+2,9%) e Bper (+2,6%), seguite da Leonardo (+1,8%) e MPS (+1,3%); ancora in coda Campari (-5,5%) dopo le dimissioni di Matteo Fantacchiotti dal ruolo di CEO e membro del Cda, con effetto da oggi, per motivi personali; precedono a distanza Cucinelli (-2,1%), Moncler (-2%) e Diasorin (-1,4%).