Previsto avvio poco mosso per le principali borse europee in vista della Federal Reserve.
Seduta ieri cauta a Wall Street con il Nasdaq a +0,2%, lo S&P500 e il Dow Jones entrambi flat.
Sui mercati asiatici, orfani di Corea del Sud e Hong Kong per festività, Shanghai viaggia in riapertura a +0,4% in linea alla chiusura di Tokyo (+0,4%).
Cresce l’attesa per quanto emergerà stasera dalla Fed che, secondo le previsioni, effettuerà un primo taglio ai tassi in oltre quattro anni. Gli operatori stanno scontando ampiamente una riduzione da 25 bp al range 5%-5,25%, sebbene alcuni si aspettino una mossa da 50 bp, ipotesi, quest’ultima, stimata con una probabilità poco superiore al 50%.
Domani e venerdì l’attenzione si sposterà rispettivamente sulla Bank of England e Bank of Japan.
Dall’agenda macroeconomica, attesi i prezzi al consumo finali di agosto nell’Eurozona e, negli Usa, le richieste mutui MBA.
Sul fronte geopolitico, restano monitorate le crescenti tensioni in Medio Oriente a seguito di un attacco simultaneo che ha fatto esplodere migliaia di cercapersone in dotazione ai miliziani di Hezbollah a Beirut, in diverse altre regioni del Libano e a Damasco.
A Piazza Affari, riflettori su Campari dopo le dimissioni di Matteo Fantacchiotti dal ruolo di Chief Executive Officer e membro del CdA, con effetto da oggi, per motivi personali. Nominati Paolo Marchesini (Chief Financial and Operating Officer) e Fabio Di
Fede (General Counsel and Business Development Officer) come interim co-CEO.
Focus inoltre su Generali che ha raggiunto un accordo per la cessione delle attività in Turchia.