Gli eurolistini chiudono in rialzo simile all’andamento di Wall Street dopo le prime ore di scambi.
A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 34.045 punti (+1,2%), in guadagno come il CAC 40 di Parigi (+2,3%), il DAX di Francoforte (+1,6%), il Ftse 100 di Londra (+0,9%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,8%).
Oltreoceano, il Nasdaq guadagna il 2,6%, lo S&P 500 l’1,6% e il Dow Jones l’1,0%.
La Federal Reserve ha annunciato ieri un taglio ai tassi d’interesse di mezzo punto percentuale, portando il range di riferimento al 4,75-5,50%, dando il via ad una politica monetaria di allentamento dopo il ciclo storico di rialzi volti a contrastare l’elevata inflazione.
Per quanto riguarda le proiezioni del dot plot della Fed, i tassi scenderanno al 4,4% nel 2024 (invece che al 5,1% indicato a giugno), al 3,4% nel 2025 e al 2,9% nel 2026.
La Bank of England ha deciso di mantenere i tassi di interesse del Regno Unito al 5%, dopo il precedente taglio di 0,25 punti percentuali. La decisione, attesa dagli analisti, segue il recente dato sull’inflazione, che si è attestata al 2,2%, ancora sopra l’obiettivo di riportarla sotto il 2%.
Dal fronte macroeconomico, oltreoceano, sul fronte lavoro, nella settimana al 14 settembre le nuove richieste di disoccupazione negli Stati Uniti sono state 219mila, sotto le attese (230mila) e il dato della settimana precedente (231mila).
Ad agosto il Leading Index del Conference Board statunitense ha evidenziato una contrazione dello 0,2%, rispetto al -0,3% delle attese a al -0,6% del mese precedente.
Sul Forex, l’euro/dollaro sale a 1,115, il dollaro/yen a 142,9. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+1,8%) a 75,0 dollari e il Wti (+2,0%) a 71,3 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 132 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,48%.
Tornando a Piazza Affari, guida Campari (+9,5%) in scia all’annuncio della holding di diritto lussemburghese Lagfin di voler acquistare azioni ordinarie della società fino a 100 milioni di euro. Seguono Cucinelli (+4,5%), Prysmian (+4,0%), Ferrari (+3,8%). Chiudono in coda Inwit (-2,2%), Terna (-2,0%), Hera (-2,0%), Erg (-2,0%).