Avvio tonico a Wall Street, all’indomani della decisione sui tassi della Fed.
Dopo pochi minuti di scambi, il Nasdaq guadagna il 2,3%, lo S&P 500 l’1,6%, il Dow Jones l’1,3%.
La Federal Reserve ha annunciato ieri un taglio ai tassi d’interesse di mezzo punto percentuale, portando il range di riferimento al 4,75-5,50%, dando il via ad una politica monetaria di allentamento dopo il ciclo storico di rialzi volti a contrastare l’elevata inflazione.
Per quanto riguarda le proiezioni del dot plot della Fed, i tassi scenderanno al 4,4% nel 2024 (invece che al 5,1% indicato a giugno), al 3,4% nel 2025 e al 2,9% nel 2026.
Sull’economia americana, la Fed ha abbassato la stima di crescita per quest’anno dal 2,1% al 2,0% e alzato quella sul tasso di disoccupazione dal 4,0 al 4,4%, mentre l’inflazione negli Stati Uniti è prevista al 2,3% quest’anno (dal 2,6% indicato a giugno) e al 2,1% nel 2025 (da 2,3%).
A proposito dell’economia Usa, sul fronte lavoro, nella settimana al 14 settembre le nuove richieste di disoccupazione negli Stati Uniti sono state 219mila, sotto le attese (230mila) e il dato della settimana precedente (231mila, rivisto da 230mila).
Attesa oggi anche la rilevazione di agosto sul Leading Index.
Sul Forex, l’euro/dollaro sale a 1,113, il cambio dollaro/yen a 143,4. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+0,8%) a 74,2 dollari e il Wti (+1,0%) a 70,6 dollari.
Nel comparto obbligazionario, infine, i rendimenti sui Treasury a 2 e 10 anni salgono rispettivamente al 3,62% al 3,76%.