Partenza all’insegna dei realizzi per le principali borse europee dopo i decisi acquisti dell’ultima seduta.
A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,3% a 33.937 punti, sotto la parità come il Dax di Francoforte (-0,6%), il Ftse 100 di Londra (-0,6%) e il Cac 40 di Parigi (-0,3%) mentre resiste l’Ibex35 di Madrid (+0,1%).
Resta l’attenzione sulla politica monetaria con la Banca del Giappone che ha deciso, all’unanimità e come atteso dagli operatori, di lasciare i tassi invariati allo 0,25%, ai massimi dal 2008. L’istituto ha affermato di non aver fretta di alzare ulteriormente il costo del denaro dopo averlo aumentato due volte quest’anno, a marzo e luglio, portando turbolenze sui mercati.
Spostando lo sguardo sulla Cina, le autorità starebbero valutando, secondo rumour, di rimuovere alcune delle maggiori restrizioni rimanenti sugli acquisti di case dopo che le misure precedenti non sono riuscite a rilanciare il mercato immobiliare in difficoltà.
Nel frattempo, il sentiment continua a beneficiare complessivamente della decisione della Federal Reserve, annunciata mercoledì, di tagliare i tassi di 50 punti base.
Un ottimismo rafforzato anche dal calo delle richieste di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti, ai minimi da maggio, che testimonia come il mercato del lavoro rimanga sano, nonostante il rallentamento delle assunzioni, alleviando le preoccupazioni che la banca americana sia stata troppo lenta nel ridurre il costo del denaro.
Sempre in tema di politica monetaria, previsto, per le ore 17.00 di oggi, un discorso della presidente della BCE, Christine Lagarde.
Sul fronte macroeconomico, attesa nel pomeriggio la fiducia dei consumatori preliminare di settembre nell’Eurozona.
In Francia, a settembre, l’indice relativo al sentiment dell’industria manifatturiera è rimasto stabile, come atteso, a 99 punti.
Ad agosto l’indice dei prezzi alla produzione in Germania ha registrato un +0,2% su base mensile rispetto alla variazione nulla delle attese e al +0,2% di luglio. Il dato su base annua è calato dello 0,8%, in linea a luglio e al di sopra delle attese (-1,0%).
Nel Regno Unito, nello stesso mese, le vendite al dettaglio sono aumentate su base mensile dell’1,0%, oltre le attese (+0,4%), dopo il +0,7% di luglio (rivisto da +0,5%). Su base annua sono salite del 2,5% contro il +1,3% del consensus, dopo il +1,5% del mese precedente (rivisto da +1,4%).
A settembre l’indice Gfk, che misura la fiducia dei consumatori nel Regno Unito, si è attestato a -20 punti, in peggioramento rispetto alle attese e al dato di agosto (entrambi a -13 punti).
Ad agosto, l’indice dei prezzi al consumo del Giappone è cresciuto del 3,0% anno su anno, in linea alle attese e in accelerazione rispetto al +2,8% di luglio. Al netto dei prezzi relativi a cibi freschi e alle componenti più volatili, ha registrato un +2,8%, in linea al consensus e al di sopra del +2,7% di luglio.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,117 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 143,0. Tra le materie prime, petrolio poco mosso con il Brent (-0,1%) a 74,8 dollari al barile e il Wti (-0,1%) a 71,1 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 135 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,54%.
Tornando a Piazza Affari, guidano in avvio Italgas (+0,8%), Terna (+0,6%) e Inwit (+0,5%) mentre si posizionano in coda Cucinelli (-2,7%), Stellantis (-2,5%) e Moncler (-2,3%).