Mercati – Previsti moderati realizzi in avvio per l’Europa

Previsto avvio all’insegna dei moderati realizzi per le principali borse europee dopo i decisi acquisti dell’ultima seduta.

Chiusura ieri in forte rialzo a Wall Street con il Nasdaq a +2,5% e i nuovi record di S&P500 a +1,7% e il Dow Jones a +1,3%.

Sui mercati asiatici, Tokyo ha terminato a +1,7%, bene come Hong Kong (+1,2%); più cauta Shanghai a +0,1%.

Resta l’attenzione sulla politica monetaria con la Banca del Giappone che ha deciso, all’unanimità e come atteso dagli operatori, di lasciare i tassi invariati allo 0,25%, ai massimi dal 2008. L’istituto ha affermato di non aver fretta di alzare ulteriormente il costo del denaro dopo averlo aumentato due volte quest’anno, a marzo e luglio, portando turbolenze sui mercati.

Spostando lo sguardo sulla Cina, le autorità starebbero valutando, secondo rumour, di rimuovere alcune delle maggiori restrizioni rimanenti sugli acquisti di case dopo che le misure precedenti non sono riuscite a rilanciare un mercato immobiliare in difficoltà.

Nel frattempo, il sentiment continua a beneficiare complessivamente della decisione della Federal Reserve, annunciata mercoledì, di tagliare i tassi di 50 punti base.

Un ottimismo rafforzato anche dal calo delle richieste di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti, ai minimi da maggio, che testimonia come il mercato del lavoro rimanga sano, nonostante il rallentamento delle assunzioni, alleviando le preoccupazioni che la banca americana sia stata troppo lenta nel ridurre il costo del denaro.

Sempre in tema di politica monetaria, previsto, per le ore 17.00 di oggi, un discorso della presidente della BCE, Christine Lagarde.

Sul fronte macroeconomico, attesa a breve la fiducia manifatturiera francese di settembre mentre, nel pomeriggio, focus sulla fiducia dei consumatori preliminare di settembre nell’Eurozona.

Ad agosto l’indice dei prezzi al consumo (CPI) del Giappone ha evidenziato una crescita del 3,0% anno su anno, in linea con le attese e in accelerazione rispetto al +2,8% di luglio. Al netto dei prezzi relativi a cibi freschi e alle componenti più volatili, l’indicatore ha registrato un +2,8%, in linea al consensus e al di sopra del +2,7% di luglio.