Cofle – Nel 1H24 ricavi +4,7% a 31,1 mln con crescita a doppia cifra divisione IAM (+26,9% a/a)

Cofle ha chiuso il primo semestre 2024 con ricavi pari a 31,1 milioni, in crescita del 4,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Nel dettaglio, la linea di business OE (Original Equipment) ha registrato ricavi pari a 19,3 milioni, rispetto ai 20,4 milioni del primo semestre 2023 (-5,4% a/a), un calo che risente della flessione significativa registrata dal settore delle macchine agricole a livello globale. In Europa, il mercato ha subito una contrazione di oltre dieci punti percentuali rispetto al 1H23, principalmente a causa dell’aumento dei costi di produzione e delle incertezze geopolitiche legate ai conflitti in Ucraina e Medio Oriente. In Italia, il mercato delle trattrici ha segnato un significativo calo
delle immatricolazioni, influenzato anche dall’attesa di nuove misure di incentivazione pubblica.

La divisione IAM (Independent After Market) ha registrato ricavi pari a 11,8 milioni, in crescita del 26,9% rispetto ai primi sei mesi del 2023.

Il valore della produzione, pari a 31,8 milioni, evidenzia una crescita del 3,2% a/a.

L’Ebitda è pari a 3,6 milioni, rispetto ai 4,2 milioni del 1H23, una riduzione dovuta
principalmente all’aumento dei costi operativi in Turchia, causato dall’inflazione. Questo aumento non è stato bilanciato dalla svalutazione della lira turca. Inoltre, il
rallentamento del ciclo nel mercato agritech, insieme all’increme

Per fronteggiare queste sfide, il Gruppo ha avviato un piano di cost saving e riorganizzazione operativa che che porterà a una riduzione dei costi a regime stimata in 1 milione entro il primo semestre 2025. In parallelo, è stato avviato un piano di reshoring, con la produzione che verrà progressivamente spostata in Italia e India, con ampliamento della capacità produttiva dello stabilimento indiano, supportato anche dalla creazione di una supply chain locale confermando in Turchia la produzione per le vendite dirette a marginalità più elevata. A livello di Gruppo, l’operazione di delocalizzazione in India possiede un potenziale efficientamento di costi operativi stimabile in 1,5 milioni.

L’Ebitda Adjusted è pari a 4,4 milioni ed evidenzia una contrazione del 18,5% rispetto al primo semestre 2023, con un margine sui ricavi che passa dal 17,5% del 1H23 al 13,8% del 1H24.

L’EBIT è pari a 1,3 milioni, rispetto ai 2,7 milioni del 1H23.

Il risultato di periodo è una perdita netta di 2,1 milioni, rispetto all’utile di 0,8 milioni registrato al 30 giugno 2023.

Dal lato patrimoniale, la posizione finanziaria netta al 30 giugno 2024 è pari a 10,3 milioni (5,0 milioni al 31 dicembre 2023). La posizione finanziaria netta Adjusted (leasing IAS/IFRS) passa a 14,5 milioni (9,7 milioni al 31 dicembre 2023).

Per l’anno 2024, il Gruppo prevede un fatturato consolidato di Gruppo tra i 55 e 60 milioni ed un Ebitda Adj. tra 7 e 8 milioni.

Walter Barbieri, presidente e amministratore Delegato di Cofle, ha così commentato i risultati:

“Il primo semestre del 2024 è stato indubbiamente complesso per il nostro Gruppo, a causa delle sfide significative che abbiamo dovuto affrontare, tra cui l’impatto dell’iperinflazione in Turchia e la crisi del settore Agritech. Tuttavia, abbiamo adottato una serie di azioni decisive per far fronte a queste difficoltà, con l’obiettivo di risollevare la marginalità e garantire la stabilità a lungo termine.

“Abbiamo intrapreso una strategia di diversificazione produttiva e geografica, spostando parte delle attività in India, dove i costi sono più contenuti. Questa operazione ci sta già consentendo di realizzare un recupero di marginalità all’interno del Gruppo, con immutata garanzia degli elevati standard qualitativi.”

“Inoltre, stiamo implementando un piano di reshoring in Italia per riportare alcune produzioni strategiche e ridurre la nostra dipendenza da mercati soggetti a volatilità economica. Queste scelte, unite a un’importante revisione della spesa e a investimenti in automazione, ci permetteranno di gestire in modo più efficiente i costi operativi.”

“Per quanto riguarda la crisi del settore Agritech, stiamo fronteggiando un calo della domanda globale, in particolare in Europa, dove le vendite hanno subito un forte rallentamento. Nonostante ciò, stiamo consolidando la nostra presenza nei mercati esteri dove vediamo prospettive di crescita molto promettenti.
Inoltre, grazie alla nostra innovazione tecnologica e alla qualità dei prodotti, siamo fiduciosi che, a partire dalla seconda metà del 2025, il settore mostrerà segni di stabilizzazione, permettendoci di recuperare terreno.”

“Di contro, stiamo assistendo ad una forte crescita invece della divisione Aftermarket, grazie sia a nuovi clienti acquisiti con le strategie commerciali della filiale francese, sia ad un grande interesse verso la nuova gamma completa brevettata di EPB (Electronic Parking Brakes) presentata al Salone di Francoforte”, conclude il presidente e AD di Cofle.

 

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