Le borse europee chiudono in denaro, con i principali listini americani in territorio positivo dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib archivia gli scambi con un +0,6% a 33.881 punti, in rialzo come il Cac 40 di Parigi (+1,3%), il Dax di Francoforte (+0,8%), il Ftse 100 di Londra (+0,3%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,3%).
Oltreoceano il Nasdaq guadagna lo 0,6%, lo S&P 500 lo 0,2% e il Dow Jones lo 0,1%.
Gli investitori restano intenti a valutare l’outlook sui tassi d’interesse dopo il primo taglio della Fed, arrivato la scorsa settimana. Nuove indicazioni sono attese dall’agenda macroeconomica, con lo sguardo già rivolto ai dati di agosto sul deflatore PCE, in calendario venerdì.
Dall’agenda macro odierna, a settembre l’indice manifatturiero della regione di Richmond, negli Stati Uniti, si è attestato a -21 punti, in peggioramento contro le attese (-12 punti) rispetto alla rilevazione di agosto (-19 punti).
Sempre Oltreoceano, a settembre, l’indice del Conference Board relativo alla fiducia dei consumatori statunitensi si è attestato a 98,7 punti, al di sotto del consensus (104,0 punti) e dei 105,6 punti del dato di agosto.
In Germania, a settembre l’indice IFO, si è attestato a 85,4 punti, in calo dagli 86,6 punti del mese precedente, e inferiore alle attese ferme a 86 punti. L’IFO Current Assessment è stato pari a 84,4 punti, sotto il consensus (86 punti) e il dato di agosto, pari a 86,4 punti. Infine, l’indicatore relativo alle aspettative di business è sceso a 86,3 punti dagli 86,8 punti del mese precedente e inferiore alle stime degli analisti (86,4 punti).
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,115, il cambio dollaro/yen a 143,8. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+1,6%) a 74,4 dollari e il Wti (+1,6%) a 71,5 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 129 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,39%.
Tornando a Piazza Affari, guida Tenaris (+4,4%) seguita da Cucinelli (+4,2%), Iveco Group (+2,7%), Banca Monte Paschi Siena (+2,2%). Chiudono sotto la parità Prysmian (-2,2%), Finecobank (-0,8%), Italgas (-0,6%), Diasorin (-0,6%).