Dal 9 al 13 settembre si è tenuta a Palazzo Mezzanotte la Euronext Sustainability Week. L’evento, organizzato da Borsa Italiana, è stato un’importante occasione di dibattito e confronto tra società e investitori domestici e internazionali sulle tematiche di sostenibilità. Tra i protagonisti anche Esprinet, che ha avuto modo di illustrare la propria strategia ESG. In un’intervista a Market Insight, l’amministratore delegato Alessandro Cattani ha sottolineato come Esprinet, da oltre 10 anni, si distingua per un approccio ESG riconosciuto sia dai produttori che dagli enti di certificazione, ponendo la sostenibilità al centro della propria strategia di crescita.
Qual è il valore della sostenibilità rispetto al vostro settore e come siete posizionati rispetto ai vostri competitor?
“Nel nostro settore la sostenibilità sta diventando sempre più importante, soprattutto per i produttori che la vivono sia sul fronte della necessità di ridurre l’impatto ambientale – ad esempio orientandosi a una gestione circolare dell’attività di impresa – sia per quanto riguarda rendere i propri prodotti disponibili anche alle fasce della popolazione meno abbienti.
Ovviamente ci sono sensibilità diverse a seconda dei produttori. Tendenzialmente i produttori americani sono un po’ più avanti rispetto a quelli asiatici, con le dovute eccezioni” spiega l’AD Alessandro Cattani.
“Esprinet lavora sulla sostenibilità da oltre 10 anni con un posizionamento di eccellenza riconosciuto all’interno del settore sia da parte dei produttori ma anche da parte di molti degli enti di certificazione”.
Quali sono le vostre strategie ESG, il relativo ammontare degli investimenti e i vantaggi competitivi annessi?
“Esprinet considera la governance come un prerequisito fondamentale per affrontare i temi ESG e, da anni, è riconosciuta come una delle migliori società quotate Small-Mid cap in questo ambito”, evidenzia Cattani.
Per quanto attiene l’ambientale, “Abbiamo investito milioni di euro su più fronti. Da un lato, abbiamo identificato edifici con certificazioni Platinum LEED, installato pannelli fotovoltaici per l’autoproduzione di energia per i nostri impianti logistici e collaborato con i trasportatori affinché utilizzino sempre più veicoli elettrici. Inoltre, abbiamo fatto significativi investimenti in sistemi di imballaggio che permettono di ridurre la dimensione degli imballi ed eliminare completamente la plastica.”
Sul fronte sociale, Esprinet ha adottato un ampio programma di welfare per i dipendenti, implementando attività di formazione e promuovendo l’inclusione.
In generale, “il filo conduttore che lega tutta la nostra strategia ESG dell’azienda è la volontà di integrarla strettamente con le attività di business”.
Un esempio concreto, come sottolinea l’Ad, “è la realizzazione delle schede prodotto, pubblicate sul nostro sito web, in collaborazione con una cooperativa di persone disabili. Inoltre, per alcuni dei nostri cash and carry, nelle città dove vi siano piccole consegne di prossimità effettuabili con i mezzi pubblici, impieghiamo persone con disabilità psichica ”
In questo modo, “combiniamo le attività social e la riduzione dell’impatto ambientale, ma soprattutto catturiamo il grande interesse da parte dei clienti che si sentono vicini a chi non pensa solo al business ma pensa anche al bene più ampio per la società”.
Qual è l’impatto della sostenibilità nella valorizzazione del titolo?
“È sempre difficile valutare l’impatto. Certamente, è un fatto che una quota crescente di fondi comuni di investimento abbiano un po’ come prerequisito il fatto che le società su cui essi investono abbiano delle certificazioni ESG importanti e con risultati in miglioramento nel tempo”.
“Esprinet ha fatto una grossa attività in questo senso, ottenendo ottimi risultati con certificazioni sia da CDP, Standard & Poor’s ed EcoVadis, per citarne alcuni”.
“Quanto questo si traduca poi in una migliore valorizzazione del titolo è difficile dirlo. Però – conclude Cattani – è innegabile che aumentare il bacino di possibili investitori grazie anche a queste attività sia un approccio indispensabile e, secondo noi, sicuramente propedeutico per la massimizzazione del valore per i nostri azionisti”.