Le principali borse europee proseguono incerte a metà seduta con i futures di Wall Street che viaggiano in frazionale ribasso.
A Milano, il Ftse Mib vira in leggero rialzo con un +0,1% a 33.926 punti, in linea al Ftse 100 di Londra (+0,1%), e seguito da Ibex35 di Madrid (-0,1%), Dax di Francoforte (-0,4%) e Cac 40 di Parigi (-0,5%).
In attesa dell’intervento di Powell di domani e del deflatore PCE in calendario venerdì, gli investitori restano intenti a individuare nuovi spunti operativi.
Resta l’attenzione sulla politica monetaria, con la banca centrale svedese che, come previsto, ha intanto tagliato i tassi dal 3,5% al 3,25%, e spiegato che nei prossimi mesi potrebbe allentare a un ritmo più veloce se le prospettive di inflazione rimarranno favorevoli.
Nel frattempo, gli operatori stanno iniziando a scontare l’ipotesi di un taglio ad ottobre da parte della BCE, in scia anche alle parole del membro del Consiglio direttivo Klaas Knot che si aspetta un graduale allentamento “nel prossimo futuro”.
Infine, i mercati stanno valutando se il pacchetto di stimoli annunciato dalle autorità cinesi sarà sufficiente a sostenere l’economia in declino del paese asiatico.
Dall’agenda macroeconomica, in Francia, a settembre, l’indice che misura la fiducia dei consumatori si è attestato a 95 punti, al di sopra delle attese (92,0 punti) e del dato di agosto (93,0 punti), rivisto da 92,0 punti.
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Sul forex, l’euro/dollaro è stabile a 1,118 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen sale a 144,1. Tra le materie prime, petrolio in leggero calo con il Brent (-0,2%) a 74,3 dollari al barile e il Wti (-0,3%) a 71,3 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund flette a 132 punti (-1bp), con il rendimento del decennale italiano al 3,48%.
Tornando a Piazza Affari, sale in vetta Unicredit (+2,1%) in scia all’avvio del processo di internalizzazione del business bancassurance vita in Italia, seguita da Inwit (+1%) e Prysmian (+0,6%). Scivola in fondo STM (-1,5%), in linea a Nexi (-1,5%) e preceduta da Stellantis (-1,3%).