Le principali borse europee proseguono in netto rialzo a metà seduta in scia ai futures di Wall Street.
A Milano, il Ftse Mib guadagna l’1,3% a 34.292 punti, tonico come il Cac 40 di Parigi (+1,4%), il Dax di Francoforte (+1,1%), l’Ibex35 di Madrid (+1,0%) e il Ftse 100 di Londra (+0,4%).
Il sentiment continua a beneficiare anche delle notizie provenienti dalla Cina dopo che le autorità del Paese hanno affermato che verranno forniti sussidi in denaro una tantum alle persone in estrema povertà.
Inoltre, secondo rumour, Pechino starebbe valutando, come parte degli stimoli, di iniettare fino a 1 trilione di yuan (142 miliardi di dollari) di capitali nelle sue maggiori banche statali per aumentare la loro capacità di sostenere l’economia in difficoltà.
Il tutto, in considerazione anche del fatto che nei prossimi giorni potrebbero arrivare altre misure fiscali dalla riunione del Politburo dopo che la banca centrale cinese ha recentemente sorpreso il mercato con un ampio pacchetto di stimoli monetari.
Gli operatori restano intenti a monitore anche le indicazioni provenienti dai funzionari della Federal Reserve. Tra questi, la governatrice Adriana Kugler ha dichiarato di “sostenere fermamente” la decisione della banca centrale statunitense annunciata la scorsa settimana, aggiungendo che sarà opportuno effettuare ulteriori tagli ai tassi se l’inflazione continuerà ad attenuarsi come previsto.
Dopo la Fed, la Bce e la BoJ anche la Banca nazionale svizzera ha tagliato il tasso di interesse di riferimento all’1% e ha ribadito la propria disponibilità ad agire all’occorrenza sul mercato dei cambi.
Focus ora sugli interventi di una serie di altri policy maker ovvero, per la Bce, Elderson, McCaul, Lagarde, Buch, de Guindos e Schnabel, mentre per la Fed, Collins, Bowman, Powell, Williams, Barr, Cook e Kashkari.
Dall’agenda macroeconomica, occhi nel pomeriggio, oltreoceano, su PIL annualizzato 2Q 2024, lettura finale, ordini beni durevoli, agosto preliminare e richieste settimanali di sussidi di disoccupazione.
Intanto, a settembre in Italia l’indice relativo al clima di fiducia dei consumatori è salito oltre il consensus (97 punti) a 98,3 punti da 96,1 punti del mese precedente. Relativamente alle imprese, diversamente, il clima di fiducia del settore manifatturiero è calato contro le attese (87,2 punti) a 86,7 punti dagli 87 punti di agosto (rivisto da 87,1 punti). Infine, il “sentiment” economico delle imprese è aumentato a 95,7 punti dai 94,7 punti della rilevazione precedente.
L’indice Gfk, che misura la fiducia dei consumatori in Germania, con riferimento a ottobre, si è attestato a -21,2 punti, in recupero contro le attese (-22,5 punti) rispetto ai -21,9 punti del mese precedente (dato rivisto da -22,0 punti).
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,115 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 144,9. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-1,4%) a 71,9 dollari al barile e il Wti (-1,4%) a 68,7 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund resta stabile a 133 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,48%.
Tornando a Piazza Affari, corrono i titoli del lusso Moncler (+5,3%) e Cucinelli (+5%), in scia ai nuovi segnali positivi dalla Cina, importante mercato per il settore, seguite da Unicredit (+4,5%), alla cui operazione su Commerzbank sono favorevoli sei membri del consiglio direttivo della Bce, e Campari (+4%). In coda i petroliferi con Saipem (-3,9%) e Eni (-2,8%), preceduti a distanza da Leonardo (-0,9%) e Diasorin (-1,4%).