Wall Street prende temporaneamente fiato ma pronta ad accelerare per mettere a segno nuovi massimi storici. Il trend del mercato azionario rimane infatti estremamente positivo e non sembra per nulla scalfito da alcune funzionali sedute di consolidamento.
Il bilancio finale della seduta di ieri evidenzia un lieve calo anche dello S&P500 (-0,2%) ed un po’ più marcato, invece, per il Russell 2000 (-1,2%). Il Nasdaq è l’unico listino a chiudere invariato, sostenuto ancora una volta da Nvidia (+2,2%), Tesla (+1,9%) e Meta (+0,9%), la quale mette a segno un nuovo massimo storico e si avvicina ad una capitalizzazione stellare di un trilione e mezzo di dollari. In calo marcato, invece, sia General Motors (-4,9%) che Southwest Airlines (-4,6%).
Indice VIX termina invariato a quota 15,4 punti.
Sul mercato obbligazionario i rendimenti tornano a salire sulla parte lunga della curva dei tassi di interesse con il Tbond che guadagna cinque punti base al 3,79%.
Materie prime anch’esse in seduta di consolidamento con l’eccezione del petrolio il quale cede inaspettatamente oltre il due per cento, quasi tutto nel finale di seduta, e scivola al di sotto della soglia dei 70 dollari al barile fino a $69,5.
Anche i metalli preziosi digeriscono i massicci guadagni della giornata precedente con l’oro che termina invariato a quota 2.680 dollari l’oncia, mentre l’argento arretra di un punto percentuale chiudendo a $32,2, in attesa di superare la barriera dei $32,5.
Sul mercato valutario, il biglietto verde reagisce alla fase recente di accentuata debolezza e risale di mezza figura a 1,114 rispetto all’euro e di una intera nei confronti dello yen a 144,5.