Proseguono gli acquisti sulle principali borse asiatiche dopo la chiusura positiva di ieri a Wall Street.
Shanghai e Shenzhen guadagnano rispettivamente il 2,7 e il 4,9%, seguite da Hong Kong (+2,3%) e dal Giappone con Nikkei a +1,7% e Topix a +0,5%.
Oltreoceano, il Nasdaq e il Dow Jones hanno terminato a +0,6%, lo S&P500 a +0,4%.
Il sentiment continua a beneficiare del pacchetto di stimoli annunciato dalle autorità cinesi, misure finalizzate a sostenere l’economia in rallentamento e la fiducia degli investitori.
Come ulteriore mossa, Pechino ha ridotto la quantità di denaro che le banche devono tenere in riserva.
Sempre sul fronte asiatico, l’inflazione al consumo a Tokyo si è attenuata questo mese dopo che il primo ministro uscente Fumio Kishida ha ripristinato i sussidi energetici per aiutare le famiglie a far fronte a una delle estati più calde mai registrate.
Parallelamente, negli Usa, cresce l’attesa per il deflatore PCE, una misura inflattiva attentamente monitorata dalla Federal Reserve in agenda oggi pomeriggio, dopo che l’intervento di ieri del presidente Jerome Powell non ha fornito alcun dettaglio sulle prospettive economiche o sul percorso della politica monetaria.
Sul forex, l’euro/dollaro cala a 1,117 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 143,8. Tra le materie prime, petrolio in leggero rialzo con il Brent (+0,3%) a 71,3 dollari al barile e il Wti (+0,3%) a 67,9 dollari.