Gli eurolistini chiudono in rialzo mentre Wall Street procede mista dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 34.729 punti (+0,9%), in guadagno come il DAX di Francoforte (+1,3%), il CAC 40 di Parigi (+0,8%), il Ftse 100 di Londra (+0,4%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,3%).
Oltreoceano, il Dow Jones guadagna l’1,0%, lo S&P 500 lo 0,1% mentre il Nasdaq cede lo 0,3%.
Il sentiment continua a beneficiare delle nuove misure di stimolo messe in campo dalle autorità cinesi, unitamente alle crescenti scommesse su ulteriori tagli ai tassi di interesse da parte della Federal Reserve e della BCE.
Dall’agenda macroeconomica, il deflatore PCE, una delle misure inflattive maggiormente monitorate dalla Federal Reserve, ha evidenziato una crescita annua del 2,2%, in rallentamento rispetto al +2,5% di luglio e al di sotto delle attese (+2,3%). Su base mensile, l’indice ha registrato un incremento dello 0,1%, in linea con le previsioni, dopo il +0,2% del mese precedente.
A prescindere da elementi volatili, il PCE Core è salito del 2,7% annuo, in linea con le attese e in lieve accelerazione rispetto al +2,6% di luglio. Su base mensile, l’indice ha registrato un +0,1%, rispetto al +0,2% di previsioni e mese precedente.
Ad agosto in Italia, i prezzi della produzione industriale (PPI) hanno riportato un incremento dell’1,2% su base mensile, rallentando dal +2% di luglio. Il dato su base annua ha evidenziato un calo dell’1,1%, in recupero comunque dal -1,6% del mese precedente.
In Germania, a settembre, il tasso di disoccupazione corretto degli effetti stagionali si è attestato al 6,0%, in linea alle attese e al dato di agosto.
In Francia, ad agosto l’indice dei prezzi alla produzione (PPI) è aumentato dello 0,2% su base mensile, dopo il +0,3% di luglio. Su base tendenziale è calato del 6,3%, dopo il -5,7% del mese precedente.
Nella stessa area, in base ai preliminari di settembre sull’inflazione, l’indice dei prezzi al consumo è calato dell’1,2% su base mensile, rispetto al -0,7% delle attese e al +0,5% di agosto. Su base annua il dato ha riportato un +1,2%, rispetto al +1,6% del consensus e al +1,8% del mese precedente.
Sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,116, il dollaro/yen a 142,6. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+0,5%) a 71,5 dollari e il Wti (+0,7%) a 68,2 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale a 131 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,45%.
Tornando a Piazza Affari, guidano Moncler (+10,9%), Stmicroelectronics (+6,0%), Stellantis (+4,0%), Cucinelli (+3,8%) mentre chiudono in coda Prysmian (-2,6%), Ferrari (-0,9%), Banca Popolare di Sondrio (-0,9%), Leonardo (-0,8%).