Le borse europee proseguono positive a metà seduta in controtendenza al frazionale ribasso dei futures di Wall Street.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,5% a 34.575 punti, bene come Dax di Francoforte (+0,8%), Cac 40 di Parigi (+0,4%), Ftse 100 di Londra (+0,4%) e Ibex35 di Madrid (+0,3%).
Il sentiment continua a beneficiare delle nuove misure di stimolo messe in campo dalle autorità cinesi, unitamente alle crescenti scommesse su ulteriori tagli ai tassi di interesse da parte della Federal Reserve e della BCE.
Nuove indicazioni potrebbero arrivare oggi pomeriggio, dagli Usa, con la pubblicazione del deflatore PCE, una misura inflattiva attentamente monitorata dalla banca centrale americana. Il tutto dopo che l’intervento di ieri del presidente Jerome Powell non ha fornito alcun dettaglio sulle prospettive economiche o sul percorso della politica monetaria.
Focus, nel pomeriggio, anche sugli interventi, lato Eurotower, di Nagel, e lato Fed, dei funzionari Collins e Kugler della Fed.
Dall’agenda macroeconomica, a settembre, la fiducia dei consumatori finale dell’Eurozona si è attestata a -12,9 punti, in linea al preliminare.
Ad agosto in Italia, i prezzi della produzione industriale (PPI) hanno riportato un incremento dell’1,2% su base mensile, rallentando dal +2% di luglio. Il dato su base annua ha evidenziato un calo dell’1,1%, in recupero comunque dal -1,6% del mese precedente.
In Germania, a settembre, il tasso di disoccupazione corretto degli effetti stagionali si è attestato al 6,0%, in linea alle attese e al dato di agosto.
In Francia, ad agosto l’indice dei prezzi alla produzione (PPI) è aumentato dello 0,2% su base mensile, dopo il +0,3% di luglio (rivisto da +0,2%). Su base tendenziale è calato del 6,3%, dopo il -5,7% del mese precedente (rivisto da -5,4%).
Nella stessa area, in base ai preliminari di settembre sull’inflazione, l’indice dei prezzi al consumo è calato dell’1,2% su base mensile, rispetto al -0,7% delle attese e al +0,5% di agosto. Su base annua il dato ha riportato un +1,2%, rispetto al +1,6% del consensus e al +1,8% del mese precedente.
Sul forex, l’euro/dollaro riduce il calo a 1,116 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen si mantiene a 143,1. Tra le materie prime, petrolio resta invariato con il Brent a 71,1 dollari al barile e il Wti a 67,7 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund oscilla a 130 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,44%.
Tornando a Piazza Affari, prosegue lo scatto di Moncler (+10,1%) ancora in scia all’accordo tra Ruffini e LVMH, seguita da STM (+4,4%) e Stellantis (+3,8%). Scivola in coda Prysmian (-3%), preceduta da Popolare di Sondrio (-1,4%) e Bper (-1,3%).