Partenza positiva per le principali borse europee in attesa dei segnali provenienti dall’agenda macroeconomica e dalle banche centrali.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,4% a 34.535 punti, bene come il Ftse 100 di Londra (+0,2%) e il Dax di Francoforte (+0,3%), preceduti da Cac 40 di Parigi (+2,3%) e Ibex35 di Madrid (+1,4%).
Gli stimoli nelle due maggiori economie del mondo sono stati un catalizzatore per i mercati questa settimana, con la Cina che ha ridotto la quantità di denaro che le banche devono tenere in riserva venerdì, prima di una settimana di vacanza per la festività della Golden Week. L’indicatore di inflazione preferito dalla Federal Reserve, il deflatore PCE, e la fiducia dei consumatori sono entrambi previsti più tardi in giornata e forniranno ulteriori indizi sul percorso dei tassi di interesse statunitensi.
Nel frattempo, in Giappone, l’attenzione è rivolta a Takaichi, che all’inizio di questa settimana ha sostenuto che “è stupido aumentare i tassi ora”. Se eletta, potrebbe diventare il primo primo ministro donna del Giappone. Il quotidiano Sankei ha riferito che l’ex premier Taro Aso intende far votare la sua fazione per Takaichi alle elezioni del Partito Liberal Democratico al governo.
Ad aggiungersi al quadro accomodante, l’inflazione al consumo a Tokyo è diminuita questo mese dopo che il primo ministro uscente Fumio Kishida ha ripristinato i sussidi energetici per aiutare le famiglie a far fronte a una delle estati più calde mai registrate.
Per quanto riguarda gli Stati Uniti, i dati rivisti hanno mostrato che l’economia statunitense è in condizioni migliori di quanto inizialmente previsto, stimolata principalmente da una maggiore crescita guidata dai consumatori alimentata da redditi robusti. Un calo delle richieste di disoccupazione negli Stati Uniti ha sottolineato la resilienza del mercato del lavoro. Ma gli investitori che hanno ascoltato il commento del presidente della Fed Jerome Powell giovedì non hanno ricevuto alcun dettaglio sulle prospettive economiche o sul percorso della politica monetaria.
Sul fronte macro, in Francia l’indice dei prezzi al consumo di settembre (preliminare) mostra un calo dell’1,2% su base mensile, rispetto al -0,7% delle attese e al +0,5% di agosto. Su base annua il dato riporta un +1,2%, rispetto al +1,6% del consensus e al +1,8% del mese precedente.
Attesi in giornata anche la disoccupazione tedesca di settembre, la fiducia dei consumatori dell’Eurozona di settembre, e dagli Usa le scorte all’ingrosso di agosto (dato preliminare) e il Sentiment dell’Università del Michigan di settembre.
Sul forex, l’euro/dollaro cala a 1,114 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 143,1. Tra le materie prime, petrolio flat con il Brent a 71,1 dollari al barile e il Wti a 67,7 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 131 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,43%.
Tornando a Piazza Affari, corre in avvio Moncler (+10,8%), in scia alla notizia che la finanziaria controllata da Ruffini Partecipazioni Holding aumenterà la sua quota nella maison del piumino dall’attuale 15,8% al 18,5% con un programma di acquisto nell’arco di 18 mesi, finanziato da LVMH, che a sua volta porterà il suo nuovo investimento del 10% in Double R fino a un massimo del 22% circa e in base a un patto parasociale potrà nominare due consiglieri in Double R e uno in Moncler.
Denaro anche su Cucinelli (+4,3%), STM (+4,1%) e Tenaris (+2%). In coda Bper (-1,9%), Prysmian (-1,4%) e Unipol (-1,2%).