Avvio debole per le principali borse europee con l’attenzione che resta focalizzata sulle news provenienti da Giappone e Cina nonché sull’agenda macroeconomica.
A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,6% a 34.512 punti, preceduto da Cac 40 di Parigi (-0,4%), Dax di Francoforte (-0,1%), Ibex35 di Madrid (-0,1%) e Ftse 100 di Londra (flat).
In Giappone, gli investitori guardano con incertezza le politiche del nuovo primo ministro Shigeru Ishiba, favorevole al percorso della banca centrale del Paese verso la normalizzazione dell’approccio monetario e quindi al rialzo dei tassi. Secondo quanto affermato dal governatore Kazuo Ueda, la politica monetaria resterà condizionata dai dati economici nipponici e dagli sviluppi nell’economia statunitense.
In Cina, invece, il sentiment continua a beneficiare delle nuove misure di stimolo, anche per affrontare la crisi immobiliare del Paese, dopo che tre delle maggiori città dello Stato hanno allentato le norme per chi vuole acquistare casa e la banca centrale ha ridotto i tassi dei mutui.
Parallelamente rimane l’attenzione sull’agenda macroeconomica in vista, questa settimana, di alcuni driver tra i quali l’inflazione dell’Eurozona e i dati sull’attività manifatturiera fino a culminare venerdì con il job report statunitense che dovrebbe fornire nuovi segnali utili a prevedere le mosse della Federal Reserve.
Attesi intanto in giornata gli interventi della presidente della BCE, Lagarde, e del numero uno della Fed, Powell.
Sul fronte macro odierno, occhi stamane sui prezzi al consumo italiani preliminari di settembre mentre nel pomeriggio lo sguardo si concentrerà sull’omologo dato tedesco e, oltreoceano, sul PMI manifatturiero Chicago e sull’attività manifatturiera Fed Dallas, entrambi di settembre.
Il PIL finale del Regno Unito nel secondo trimestre 2024 è cresciuto dello 0,5% su base trimestrale, leggermente inferiore al +0,6% del preliminare e delle attese. A livello tendenziale è aumentato dello 0,7%, rispetto al +0,9% del preliminare e delle previsioni.
A settembre l’indice Pmi manifatturiero cinese si è attestato a 49,3 punti, in peggioramento contro le attese (50,5 punti) rispetto ai 50,4 punti di agosto.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,117 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen cala a 142,1. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+1,2%) a 72,4 dollari al barile e il Wti (+1,1%) a 68,9 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 133 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,47%.
Tornando a Piazza Affari, guidano in avvio Moncler (+1,6%), Amplifon (+1,5%) e Cucinelli (+1,3%) mentre crolla Stellantis (-8,4%) dopo aver rivisto al ribasso la guidance 2024, preceduta a distanza da Iveco (-1,9%) e Nexi (-1,4%).