Mercati – Chiusura negativa per le borse europee, Milano -1,7%

Gli eurolistini chiudono in ribasso mentre Wall Street procede debole dopo le prime ore di contrattazioni.

A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 33.840 punti (-1,7%), in calo come il CAC 40 di Parigi (-2,0%), il Ftse di Londra (-1,0%), l’Ibex 35 di Madrid (-0,8%), il Dax di Francoforte (-0,8%).

Oltreoceano, il Nasdaq guadagna lo 0,1%, il Dow Jones cede lo 0,3% e lo S&P 500 lo 0,1%.

Gli investitori restano intenti a valutare le prossime mosse della Fed e l’outlook sui tassi d’interesse: con l’inflazione sempre più verso l’obiettivo del 2%, l’attenzione è sempre più rivolta al mercato del lavoro americano.

In attesa del Job Report di settembre, in calendario venerdì, nuove indicazioni sono attese nel corso della settimana: focus mercoledì sulla stima ADP sull’occupazione, mentre giovedì occhi sulle richieste settimanali di disoccupazione.

Sul fronte macro odierno, l’indice PMI che misura l’andamento dell’attività manifatturiera nella zona di Chicago a settembre si è attestato a 46,6 punti, in aumento contro le stime degli analisti (46 punti) dai 46,1 punti di agosto.

La lettura preliminare di settembre dell’indice dei prezzi al consumo, diffusa dall’Istituto federale tedesco di statistica, ha segnato una variazione nulla su base mensile, rispetto al +0,1% de consensus e dopo il -0,1% di agosto. Il dato su base annua evidenzia una crescita dell’1,6%, in rallentamento oltre le previsioni (+1,7%) rispetto al +1,9% di agosto. L’indice armonizzato UE mostra prezzi in calo su base mensile dello 0,1%, rispetto al -0,1% delle attese e al -0,2% di agosto.

Secondo le stime preliminari, in Italia a settembre l’indice armonizzato UE dei prezzi al consumo (IPCA) ha registrato un aumento dell’1,2% su base mensile, accelerando, in linea alle attese, dal -0,2% di agosto. Su base annua, i prezzi sono saliti dello 0,8%, anch’essi come da consensus, ma rallentando dal +1,2% del mese precedente.

Il PIL finale del Regno Unito nel secondo trimestre 2024 è cresciuto dello 0,5% su base trimestrale, leggermente inferiore al +0,6% del preliminare e delle attese. A livello tendenziale è aumentato dello 0,7%, rispetto al +0,9% del preliminare e delle previsioni.

Sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,114, mentre il dollaro/yen sale a 143,4. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+1,3%) a 72,4 dollari e il Wti (+1,3%) a 69,1 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale in area 133 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,46%.

Tornando a Piazza Affari, guida Cucinelli (+1,8%), seguita da Saipem (+1,6%), Telecom Italia (+0,8%), Unipol (+0,8%), mentre arretrano in particolare Stellantis (-14,7%) dopo aver rivisto al ribasso la guidance 2024, Iveco Group (-4,0%), Amplifon (-3,4%), Stmicroelectronics (-3,0%).