Prevista partenza negativa per le principali borse europee con l’attenzione che resta focalizzata sulle news provenienti da Giappone e Cina nonché sull’agenda macroeconomica.
Chiusura venerdì contrastata a Wall Street con il Nasdaq a -0,4%, lo S&P500 a -0,1% e il Dow Jones a +0,3%.
Sui mercati asiatici, Tokyo è crollata a -4,8% mentre corrono Shanghai (+7,9%) e Hong Kong (+3,5%).
In Giappone, gli investitori guardano con incertezza le politiche del nuovo primo ministro Shigeru Ishiba, favorevole al percorso della banca centrale del Paese verso la normalizzazione dell’approccio monetario e quindi al rialzo dei tassi. Secondo quanto affermato dal governatore Kazuo Ueda, la politica monetaria resterà condizionata dai dati economici nipponici e dagli sviluppi nell’economia statunitense.
In Cina, invece, il sentiment continua a beneficiare delle nuove misure di stimolo, anche per affrontare la crisi immobiliare del Paese, dopo che tre delle maggiori città dello Stato hanno allentato le norme per chi vuole acquistare casa e la banca centrale ha ridotto i tassi dei mutui.
Parallelamente rimane l’attenzione sull’agenda macroeconomica in vista, questa settimana, di alcuni driver tra i quali l’inflazione dell’Eurozona e i dati sull’attività manifatturiera fino a culminare venerdì con il job report statunitense che dovrebbe fornire nuovi segnali utili a prevedere le mosse della Federal Reserve.
Attesi intanto in giornata gli interventi della presidente della BCE, Lagarde, e del numero uno della Fed, Powell.
Sul fronte macro odierno, occhi stamane sui prezzi al consumo italiani preliminari di settembre mentre nel pomeriggio lo sguardo si concentrerà sull’omologo dato tedesco e, oltreoceano, sul PMI manifatturiero Chicago e sull’attività manifatturiera Fed Dallas, entrambi di settembre.
A Piazza Affari, riflettori su Stellatis che ha aggiornato la guidance per il 2024.
Azimut ha annunciato una partnership con Oaktree per accelerare ulteriormente l’espansione della sua controllata australiana AZ NGA.
TIM, al termine di un percorso di trasformazione che lo scorso 1° luglio ha visto il
perfezionamento della cessione di NetCo e per un ulteriore rafforzamento di TIM Enterprise,
ha comunicato le nuove disposizioni organizzative di Gruppo.