Le borse europee chiudono perlopiù in ribasso, mentre Wall Street procede negativa dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 33.771 punti (-1,0%), in calo come l’Ibex 35 di Madrid (-1,7%), il CAC 40 di Parigi (-0,8%), il Dax di Francoforte (-0,6%). Chiude invece sopra la pari il Ftse di Londra (+0,5%).
Oltreoceano, il Nasdaq cede l’1,7%, lo S&P 500 lo 0,9% e il Dow Jones lo 0,3%.
Gli investitori restano intenti a valutare le prossime mosse della Fed e l’outlook sui tassi d’interesse: nel suo discorso alla National Association for Business Economics a Nashville, Powell ha ribadito un’apertura a due nuovi tagli entro l’anno, per un totale di un altro mezzo punto dopo quello deciso nell’ultima riunione, precisando che l’istituto “non ha una rotta prestabilita” e decide riunione per riunione in base ai dati.
Nuove indicazioni sono attese dall’agenda macroeconomica, con l’attenzione rivolta soprattutto al mercato del lavoro americano: in attesa del Job Report di settembre, in calendario venerdì, focus domani sulla stima ADP sull’occupazione, mentre giovedì occhi sulle richieste settimanali di disoccupazione.
Dalla fitta agenda odierna, a settembre l’indice ISM manifatturiero degli Stati Uniti ha registrato un valore di 47,2 punti, stabile, contro il consensus (47,5 punti), rispetto ad agosto.
Sempre oltreoceano, a settembre la lettura finale di S&P Global ha evidenziato che l’indice Pmi Manifatturiero si è attestato a 47,3 punti, al di sopra del consensus e del dato preliminare, entrambi a 47,0 punti.
Nell’Eurozona, a settembre i prezzi al consumo sono calati dello 0,1% su base mensile (dato preliminare), al di sotto della variazione nulla delle attese e del +0,1% di agosto. Su base annua i prezzi al consumo hanno riportato un +2,7%, in linea con il consensus (+2,7%) e al di sotto del +2,8% del mese precedente.
Nella stessa area, la lettura finale dell’indice Pmi manifatturiero di settembre ha evidenziato un valore di 45 punti, sopra il consensus e il dato preliminare (entrambi 44,8 punti).
A settembre l’indice PMI relativo al settore manifatturiero dell’Italia si è attestato a 48,3 punti, in calo più delle attese (49 punti) dai 49,4 punti di agosto.
Sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,107, il dollaro/yen sale a 143,8. Tra le materie prime, in forte rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+3,6%) a 74,4 dollari e il Wti (+4,0%) a 70,9 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende in area 131 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,35%.
Tornando a Piazza Affari, guida Tenaris (+2,8%), seguita da Leonardo (+1,7%), Eni (+1,5%), Italgas (+1,3%), mentre arretrano in particolare Bper Banca (-4,7%), Banco Bpm (-4,4%), Banca Monte Paschi Siena (-3,5%), Moncler (-3,4%).