Mercati asiatici – Seduta di vendite, fa eccezione Hong Kong

Seduta di vendite per le principali borse asiatiche – orfane della Cina chiusa per la Golden Week, l’India per il Compleanno del Mahatma Gandhi e Taiwan mentre il super tifone Krathon si avvicina all’isola – in scia alla chiusura negativa di ieri a Wall Street.

In Giappone Nikkei a -2,2% e Topix a -1,5%. Fa eccezione Hong Kong che guadagna il 4,7%.

Oltreoceano,  il Dow Jones ha terminato a -0,4%, lo S&P500 a -0,9% e il Nasdaq a -1,5%.

Sul fronte geopolitico, le tensioni in Medio Oriente sono divampate dopo l’Iran che ha lanciato una raffica di missili contro Israele, in risposta agli attacchi di quest’ultimo al Libano negli ultimi giorni.

Le Forze di difesa israeliane hanno affermato che molti dei missili erano stati intercettati mentre il primo ministro Benjamin Netanyahu ha promesso di vendicarsi.

I mercati attendono ulteriori chiarimenti sulla risposta di Israele. La fuga verso la sicurezza ha fatto salire il petrolio e gli asset rifugio.

Tornando in Asia, la Cina ha aggiunto ulteriori misure di stimolo per aiutare il suo settore immobiliare in difficoltà. Pechino ha seguito altre grandi città in Cina nell’allentare le regole sull’acquisto di case.

L’inflazione della Corea del Sud ha rallentato più del previsto, sostenendo la causa per un passaggio all’allentamento monetario da parte della banca centrale quando stabilirà la politica la prossima settimana.

Nel frattempo, l’inflazione nell’area dell’euro è rallentata per la prima volta dal 2021 al di sotto dell’obiettivo del 2% della Banca centrale europea, spingendo i mercati monetari ad aumentare le scommesse su un altro calo di un quarto di punto da parte della BCE questo mese.

Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,107 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen sale a 144. Tra le materie prime, petrolio sale con il Brent (+1,5%) a 74,7 dollari al barile e il Wti (+1,8%) a 71,1 dollari.