Le borse europee proseguono incerte a metà seduta mentre i futures di Wall Street viaggiano in frazionale ribasso.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,1% a 33.789 punti, cauto come Ftse 100 di Londra (+0,1%) e Cac 40 di Parigi (+0,2%), in flessione Dax di Francoforte (-0,2%) e Ibex35 di Madrid (-0,6%).
Il clima resta condizionato dalle preoccupazioni a livello internazionale ulteriormente alimentate dall’attacco di ieri sera a Israele con 200 missili da parte dell’Iran. Teheran si dice in stato di guerra e afferma che, se Israele risponderà, attaccherà ogni sua infrastruttura e ridurrà “Tel Aviv in cenere”. Netanyahu assicura però che “l’Iran la pagherà”.
Parallelamente, gli investitori monitorano le indicazioni provenienti dall’agenda macroeconomica alla ricerca di nuovi spunti utili a prevedere le prossime mosse delle banche centrali.
Mentre cresce l’attesa per il job report Usa che verrà diffuso venerdì, l’inflazione nell’Eurozona è rallentata al di sotto dell’obiettivo del 2% della BCE per la prima volta dal 2021, spingendo i mercati ad aumentare le scommesse su un altro taglio ai tassi da un quarto di punto da parte dell’Eurotower per questo mese.
Infine, sul fronte asiatico, la Cina ha aggiunto ulteriori misure di stimolo a supporto del proprio settore immobiliare con Pechino che ha seguito altre grandi città del Paese nell’allentamento delle norme per l’acquisto di case.
Dall’agenda macro odierna, emerge che ad agosto il tasso di disoccupazione dell’Eurozona si è attestato al 6,4%, in linea con le attese e al dato del mese precedente.
Nello stesso mese in Italia la disoccupazione è scesa, contro le attese (6,5%), al 6,2% dal 6,4% di luglio (rivisto da 6,5%).
Occhi nel pomeriggio, oltreoceano, su Richieste mutui MBA e Variazione occupazione ADP di settembre.
Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,106 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen sale a 144,3. Tra le materie prime, petrolio in ulteriore rialzo con il Brent (+2,7%) a 75,5 dollari al barile e il Wti (+2,9%) a 71,8 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale leggermente a 134 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,43%.
Tornando a Piazza Affari, guidano i titoli della difesa con Leonardo (+4,2%) e petroliferi con Eni (+2,4%), su timori escalation tensioni in Medio Oriente, seguite da Amplifon (+1,6%) e Cucinelli (+1,5%). Si posiziona in coda Pirelli (-3,7%) dopo l’uscita di Brembo dal capitale tramite la cessione, a investitori istituzionali, dell’intera quota posseduta pari al 5,58%.
Precedono a distanza Enel (-1,7%), ERG (-1,6%) e Snam (-1,5%).