Prevista partenza in flessione per le principali borse europee in un clima appesantito dalle tensioni internazionali, con lo sguardo nel contempo su agenda macro e banche centrali.
Chiusura debole ieri a Wall Street, con il Nasdaq e il Dow Jones che hanno terminato a +0,1%, lo S&P500 flat.
Sui mercati asiatici, ancora orfani della Cina ferma per la Golden Week, Tokyo ha terminato a +2% mentre Hong Kong flette dello 0,7%.
In tema di banche centrali e dati macro, in attesa del job report Usa in calendario venerdì, i dati sull’occupazione ADP più forti del previsto hanno portato gli operatori a ridurre le scommesse sui tagli ‘aggressivi’ ai tassi da parte della Federal Reserve.
I trader hanno ipotizzato circa 33 punti base di allentamento della politica alla riunione di novembre della banca centrale, in calo rispetto ai 44 punti base della scorsa settimana.
Attenzione anche alla politica monetaria giapponese dopo le parole del nuovo premier, Shigeru Ishiba, secondo il quale il Paese non è pronto per ulteriori aumenti dei tassi. Parole emerse a seguito di un incontro con il governatore della banca centrale, Kazuo Ueda, il quale ha dichiarato che l’istituto agirà cautamente nel decidere se alzare il costo del denaro.
Sullo sfondo, infine, continua a pesare il rischio di escalation delle tensioni geopolitiche in Medio Oriente, tra i timori per la risposta di Israele al recente attacco missilistico dell’Iran e con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden che ha esortato Israele a non attaccare le strutture nucleari dell’Iran.
Dall’agenda macro odierna attesi i PMI servizi e composito di settembre di Italia, Francia, Germania, Eurozona, Regno Unito e Usa. Dagli Stati Uniti attesi anche richieste settimanali sussidi di disoccupazione, Ordini di fabbrica di agosto e ISM servizi di settembre.
A Piazza Affari occhio a TIM che ha ricevuto da MEF e Retelit un’offerta da 700 milioni per Sparkle.