Partenza mista per le principali borse europee in un clima appesantito dalle tensioni internazionali, con lo sguardo nel contempo su agenda macro e banche centrali.
A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,5% a 33.512 punti, giù come Dax di Francoforte (-0,4%) e Ibex35 di Madrid (-0,6%), resistono invece Ftse 100 di Londra (+0,2%), Cac 40 di Parigi (+0,1%).
In tema di banche centrali e dati macro, in attesa del job report Usa in calendario venerdì, i dati sull’occupazione ADP più forti del previsto hanno portato gli operatori a ridurre le scommesse sui tagli ‘aggressivi’ ai tassi da parte della Federal Reserve.
I trader hanno ipotizzato circa 33 punti base di allentamento della politica alla riunione di novembre della banca centrale, in calo rispetto ai 44 punti base della scorsa settimana.
Attenzione anche alla politica monetaria giapponese dopo le parole del nuovo premier, Shigeru Ishiba, secondo il quale il Paese non è pronto per ulteriori aumenti dei tassi. Parole emerse a seguito di un incontro con il governatore della banca centrale, Kazuo Ueda, il quale ha dichiarato che l’istituto agirà cautamente nel decidere se alzare il costo del denaro.
Sullo sfondo, infine, continua a pesare il rischio di escalation delle tensioni geopolitiche in Medio Oriente, tra i timori per la risposta di Israele al recente attacco missilistico dell’Iran e con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden che ha esortato Israele a non attaccare le strutture nucleari dell’Iran.
Dall’agenda macro odierna attesi i PMI servizi e composito di settembre di Italia, Francia, Germania, Eurozona, Regno Unito e Usa. Dagli Stati Uniti attesi anche richieste settimanali sussidi di disoccupazione, ordini di fabbrica di agosto e ISM servizi di settembre.
Sul forex, l’euro/dollaro cala a 1,104 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen sale a 146,6. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+1,5%) a 75 dollari al barile e il Wti (+1,7%) a 71,3 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 133 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,45%.
Tornando a Piazza Affari, guida in avvio TIM (+2,3%) che ha ricevuto da MEF e Retelit un’offerta da 700 milioni per Sparkle, seguita da Iveco (+1,4%), Bper (+0,9%), Hera (+0,7%). In coda invece Stellantis (-2,8%), Moncler e STM (-1,3%) e Generali (-1,1%).