Mercati – Chiusura perlopiù negativa per gli eurolistini, Milano -1,5%

Le borse europee chiudono perlopiù in ribasso, mentre Wall Street procede mista dopo le prime ore di contrattazioni.

A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 33.158 punti (-1,5%), in calo come il CAC 40 di Parigi (-1,4%), il Dax di Francoforte (-0,9%), il Ftse di Londra (-0,2%). Chiude invariato l’Ibex 35 di Madrid.

Oltreoceano, il Nasdaq guadagna lo 0,2%, lo S&P 500 procede invariato e il Dow Jones cede lo 0,3%.

Gli investitori restano intenti a valutare le prossime mosse della Fed e l’outlook sui tassi d’interesse: con l’inflazione più vicina all’obiettivo del 2%, l’attenzione è sempre più rivolta al mercato del lavoro americano.

Le Borse europee hanno ampliato le perdite verso la fine della seduta, con il Ftse Mib di Milano particolarmente appesantito dalle dichiarazioni del ministro Giorgetti. Quest’ultimo ha inoltre menzionato una possibile ulteriore vendita della quota di Mps entro la fine dell’anno. Tale notizia ha contribuito ad aggravare le perdite dell’istituto bancario a Piazza Affari.

Dall’agenda macro odierna, nella settimana al 28 settembre le nuove richieste di disoccupazione in America sono state 225mila, al di sopra delle attese (221mila) e delle 219mila della settimana precedente.

L’indice Pmi Servizi degli Stati Uniti, invece, si è attestato a 55,2 punti, al di sotto del dato preliminare e del consensus (55,4 punti). L’indice finale Pmi Composito si è attestato a 54,0 punti, al di sotto del preliminare e del  consensus (54,4 punti).

Nell’Eurozona, ad agosto, i prezzi alla produzione sono aumentati su base mensile dello 0,6%, poco sopra il consensus (+0,5%) ma in rallentamento dal +0,7% di luglio (rivisto da +0,8%). Su base annua, l’indice è sceso del 2,3%, in linea al consensus, a fronte di un -2,2% del mese precedente.

Nella stessa area, a settembre, il PMI Servizi finale si è attestato a 51,4 punti, superiore al preliminare e alle attese (entrambi a 50,5 punti). Il composito ha riportato 49,6 punti, anch’esso al di sopra del consensus e del preliminare (entrambi a 48,9 punti).

In Italia, nello stesso mese, il Pmi Composito è stato pari a 49,7 punti, in calo più delle previsioni (50,2 punti) rispetto ai 50,8 punti di agosto. L’indice Pmi Servizi è stato pari a 50,5 punti, in peggioramento oltre le attese (51,1 punti) rispetto ai 51,4 punti del mese precedente.

Sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,102, il dollaro/yen sale a 146,8. Tra le materie prime, in forte rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+4,1%) a 76,9 dollari e il Wti (+4,4%) a 73,1 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale in area 134 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,47%.

Tornando a Piazza Affari, guida Telecom Italia (+1,6%), seguita da Iveco Group (+0,5%), Bper Banca (+0,4%), Tenaris (+0,1%), mentre arretrano in particolare Diasorin (-4,1%), Stellantis (-4,0%), Saipem (-3,6%), A2a (-3,3%).