Le borse europee, dopo un avvio cauto, proseguono prevalentemente in denaro a metà seduta mentre i futures di Wall Street viaggiano perlopiù sopra la parità.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,7% a 33.410 punti, seguito Cac 40 di Parigi (+0,4%), Dax di Francoforte (+0,4%) e Ibex35 di Madrid (+0,3%), le vendite persistono invece sul Ftse 100 di Londra (-0,4%).
Sul sentiment continua tuttavia a pesare il rischio di escalation in Medio Oriente. Gli investitori temono che, se Israele colpirà asset iraniani critici, la Repubblica islamica intensificherà il conflitto, coinvolgendo più paesi e ostacolando potenzialmente il trasporto di energia a livello globale.
Gli Stati Uniti e i suoi alleati hanno messo in guardia da una “escalation incontrollabile” in Medio Oriente dopo che Israele ha effettuato bombardamenti durante la notte nei pressi dell’aeroporto di Beirut, mirati ai comandanti e alle strutture di Hezbollah.
In questa incertezza geopolitica, i mercati restano, allo stesso tempo, intenti a individuare ulteriori segnali sull’andamento dell’economia statunitense, in attesa del rapporto mensile di settembre sul lavoro in uscita oggi pomeriggio. Si prevede che il tasso di disoccupazione rimanga stabile al 4,2% mentre le buste paga dovrebbero aumentare di 150.000 unità.
Dall’agenda macro odierna, focus anche sulle vendite al dettaglio italiane di agosto.
Ad agosto la produzione industriale francese è aumentata dell’1,4% su base mensile, rispetto al +0,3% delle attese e dopo il +0,2% di luglio (rivisto da -0,5%). Su base annua, è cresciuta dello 0,5%, a fronte di un -2,0% del consensus e dopo il -1,2% del mese precedente (rivisto da -2,2%).
Nello stesso mese, la produzione manifatturiera su base mensile è salita dell’1,6% dopo il -0,2% di luglio (rivisto da -0,9%). A livello annuo, è salita dello 0,3% dopo il -1,8% del mese precedente (rivisto da -3,0%).
Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,103 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen scende a 146,4. Tra le materie prime, petrolio di nuovo in rialzo con il Brent (+0,8%) a 78,2 dollari al barile e il Wti (+0,8%) a 74,3 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund resta stabile a 132 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,51%.
Tornando a Piazza Affari, guida ancora Recordati (+4%) dopo l’accordo con Sanofi per acquisire i diritti globali del farmaco biologico Enjaymo, seguita da Saipem (+3,2%), Bper e Iveco (+1,8%); in fondo Amplifon (-2,3%), Campari (-0,9%) e Cucinelli (-0,2%).