Cofle – Focus strategico su riorganizzazione operativa, innovazione e internazionalizzazione

“Un primo semestre 2024 sfidante”, che ha visto una crescita a doppia cifra dei ricavi della divisione IAM, ma al contempo una flessione della business line OE. Walter Barbieri, Presidente e Amministratore delegato di Cofle, descrive i driver più importanti sottostanti i risultati del 1H24, soffermandosi poi sulle priorità strategiche del Gruppo, sullo scenario di mercato dei prossimi 12-18 mesi e sulle aspettative societarie per il FY2024.

“Riorganizzazione operativa, innovazione tecnologica ed espansione all’estero”. Sono queste le priorità strategiche di Cofle, delineate dal Presidente e AD di Cofle, Walter Barbieri.

“I risultati del primo semestre 2024 ci lasciano nel complesso soddisfatti, alla luce del contesto macroeconomico difficile e delle sfide significative che abbiamo dovuto fronteggiare”.

Sullo scenario di mercato per i prossimi 12-18 mesi, “il contesto rimarrà complesso, ma segnali incoraggianti arrivano dal graduale rafforzamento della produzione industriale, dalla discesa più rapida dell’inflazione rispetto a quanto inizialmente previsto e dalla ritrovata fiducia del settore privato.”

Sul Full Year 2024, “prevediamo di chiudere con un fatturato consolidato compreso tra 55 e 60 milioni e un EBITDA adjusted tra i 7 e gli 8 milioni”.

I risultati del primo semestre 2024

Cofle ha chiuso il primo semestre 2024 con ricavi pari a 31,1 milioni, in crescita del 4,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

“Il primo semestre del 2024 è stato indubbiamente sfidante per Cofle, ma nel complesso siamo soddisfatti dei risultati ottenuti, considerando il contesto macroeconomico difficile e alcune criticità settoriali”, spiega il Presidente e AD di Cofle, Walter Barbieri.

“Abbiamo inoltre beneficiato delle azioni commerciali intraprese, come l’acquisizione di nuovi clienti attraverso la filiale francese e il lancio della nostra gamma brevettata di freni di stazionamento elettrici (EPB), presentata con successo al Salone di Francoforte​.”

La crescita del fatturato è stata trainata dalla divisione IAM (Independent After Market), che ha visto i ricavi salire del 26,9% a 11,8 milioni.

La linea di business OE (Original Equipment) ha invece registrato ricavi per 19,3 milioni, in calo del 5,4% rispetto al primo semestre 2023. Un calo che risente della flessione significativa registrata dal settore delle macchine agricole. “Il settore Agritech – spiega Barbieri – ha vissuto un rallentamento globale, specialmente in Europa, a causa dell’aumento dei costi di produzione, delle incertezze geopolitiche​ e al terminare della spinta propulsiva degli incentivi pubblici”.

Per quanto riguarda la redditività, l’Ebitda si è attestato a 3,6 milioni, rispetto ai 4,2 milioni del 1H23. L’Ebitda Adjusted è pari a 4,4 milioni ed evidenzia una contrazione del 18,5% rispetto al primo semestre 2023, con un margine sui ricavi che passa dal 17,5% del 1H23 al 13,8% del 1H24.

“Abbiamo dovuto fronteggiare sfide significative,” spiega l’AD di Cofle. “L’iperinflazione in Turchia ha avuto un impatto importante sui nostri costi operativi, in particolare sui salari e le spese generali, che non sono stati compensati dalla svalutazione della lira turca come accaduto in passato. Per contrastare queste pressioni inflazionistiche, abbiamo adottato una strategia di diversificazione produttiva, spostando parte delle attività in India, dove i costi sono più competitivi​.“

“Nonostante queste difficoltà, siamo fiduciosi che le azioni strategiche messe in atto ci consentiranno di migliorare la nostra redditività già nel secondo semestre del 2024, con benefici ancora più significativi nel 2025.

Le priorità strategiche

L’approccio strategico di Cofle si basa principalmente su tre aree chiave. “La prima – spiega l’AD – è la riorganizzazione operativa a livello internazionale, che prevede l’adozione di un piano di ottimizzazione dei costi e un processo di reshoring di alcune produzioni strategiche in Italia, oltre alla delocalizzazione di altre attività in India. Questa operazione, oltre a ridurre la dipendenza da mercati soggetti a volatilità come la Turchia, ci permetterà di beneficiare di costi operativi più contenuti, garantendo allo stesso tempo la qualità e l’efficienza produttiva. Ci stiamo inoltre concentrando su un piano di revisione della spesa, che include l’ottimizzazione dei costi operativi e la razionalizzazione delle spese legate agli stabilimenti produttivi, con l’obiettivo di risparmiare circa un milione di euro entro il primo semestre del 2025.”

“La seconda priorità è legata all’innovazione tecnologica. Continueremo a investire significativamente nell’automazione dei processi produttivi e nello sviluppo di nuove soluzioni, come i freni di stazionamento elettrici (EPB), che hanno già suscitato grande interesse nel settore Aftermarket. La nostra gamma di EPB è stata recentemente presentata alla fiera Automechanika di Francoforte, e ci aspettiamo che questa innovazione contribuisca a rafforzare ulteriormente la nostra posizione di mercato nei prossimi anni​.”

Il terzo perno strategico riguarda l’espansione internazionale, con un focus sui mercati extra UE. “Sebbene l’Europa stia attraversando un periodo di contrazione, – afferma Barbieri – vediamo prospettive di crescita molto promettenti in altri mercati. A tal proposito, per la divisione OE abbiamo concluso accordi importanti, come quello siglato nel luglio 2024 con un’azienda leader mondiale nel settore agricolo ed edilizio, con un valore iniziale previsto di oltre 1,5 milioni di euro per il triennio 2024-2026. Per la divisione IAM (Aftermarket), il recente Salone di Francoforte ha confermato l’interesse e il potenziale commerciale dei mercati extraeuropei, con numerose aziende che hanno espresso l’esigenza di ampliare le loro gamme di prodotti per rispondere alle richieste di un mercato aftermarket in rapida crescita.”

Lo scenario di mercato dei prossimi 12-18 mesi

Per quanto concerne il mercato di riferimento, “il contesto macroeconomico nei prossimi 12-18 mesi rimarrà complesso, – spiega Barbieri – ma segnali incoraggianti arrivano dal graduale rafforzamento della produzione industriale, dalla discesa più rapida dell’inflazione rispetto a quanto inizialmente previsto e dalla ritrovata fiducia del settore privato. Il mercato delle macchine agricole, che ha subito una flessione a livello globale negli ultimi mesi, dovrebbe mostrare una stabilizzazione a partire dal 2025.

“Sul settore Aftermarket – prosegue l’AD – ci attendiamo una crescita sostenuta, supportata dalla forte domanda di componenti avanzati, come la nostra nuova gamma di freni di stazionamento elettrici (EPB) che ha incontrato grande interesse e prevediamo che contribuirà a consolidare la nostra posizione nel settore nei prossimi anni​.”

“L’iperinflazione in Turchia rappresenterà ancora una sfida per il controllo dei costi, ma le misure di ristrutturazione produttiva che abbiamo avviato, come il trasferimento di alcune linee di produzione in India, ci consentiranno di migliorare la marginalità a medio termine​.”

“Continueremo a monitorare attentamente l’evoluzione dei mercati, pronti ad adattare le nostre strategie per affrontare le sfide e cogliere le opportunità emergenti.”

Le aspettative societarie per il FY2024

In termini di guidance per l’intero 2024, “prevediamo di chiudere con un fatturato consolidato compreso tra 55 e 60 milioni di euro​”, afferma l’Amministratore delegato. “L’EBITDA adjusted dovrebbe attestarsi tra 7 e 8 milioni di euro, un risultato che, sebbene inferiore rispetto agli anni precedenti, dimostra la capacità del Gruppo di mantenere una buona marginalità operativa in un contesto di rallentamento del mercato.

“Ci aspettiamo che il risultato netto di fine anno sia influenzato da variabili esterne, come l’iperinflazione in Turchia e le fluttuazioni valutarie, fattori che rendono complesso fornire una stima precisa sul risultato finale. Tuttavia, siamo fiduciosi che le azioni intraprese per ottimizzare i costi e migliorare l’efficienza operativa produrranno risultati positivi a partire dalla fine del 2024 e, in misura maggiore, nel 2025,” conclude Barbieri.

 

 

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