Italgas – RAB a 18,2 mld e crescita media annua del 13% dell’Ebitda e dell’utile nel piano al 2030

Il Piano Strategico 2024-2030 alza gli obiettivi di upgrade tecnologico e di automazione di reti, impianti e processi. Una “fase 2” di trasformazione che potrà contare sulle opportunità offerte dall’Intelligenza Artificiale: un alleato strategico in grado di produrre importanti effetti sull’attività quotidiana migliorando la qualità del lavoro, l’eccellenza operativa e la redditività in tutte le aree di business di Italgas.

Per lo sviluppo del network italiano della distribuzione del gas sono previsti 12,8 miliardi (+7,8 miliardi rispetto al Piano Strategico 2023-2029), di cui 2,7 miliardi destinati alla digitalizzazione. Tale quota comprende l’acquisizione di 2i Rete Gas, la completa
digitalizzazione della sua rete, in linea con gli standard di Italgas, l’applicazione del sistema DANA 2.0 (Digital Advanced Network Automation) ulteriormente potenziato dall’Intelligenza Artificiale e gli impegni già assunti nell’ambito delle gare ATEM recentemente aggiudicate al Gruppo.

Tra le altre attività sulla rete, si prevede il roll-out massivo di Nimbus, lo smart meter “H2 ready” proprietario, che garantisce le migliori performance al mondo in termini di telegestione e telelettura. L’installazione su larga scala di Nimbus, che sostituirà i contatori con tecnologia GPRS in via di dismissione, inizierà nel 2025 e coinvolgerà anche i nuovi asset di 2i Rete Gas arrivando a 6 milioni di Nimbus al 2030.

Rientrano nei 12,8 miliardi di euro complessivi, anche i 140 milioni destinati al completamento del processo di metanizzazione della Sardegna.

L’ammontare di investimenti previsto in arco Piano per la partecipazione alle gare ATEM e per lo sviluppo delle concessioni acquisite si attesta a 1,1 miliardi, al netto dei disposals.
Rimane inalterato l’impegno del Gruppo a consolidare ulteriormente il mercato attraverso il
processo di assegnazione degli ATEM. Rispetto al piano precedente, l’incidenza dalle gare ATEM sugli investimenti complessivi passa dal 18% al 7%.

Il Piano Strategico Italgas 2024-2030 conferma l’impegno del Gruppo in Grecia per lo sviluppo della rete di distribuzione del gas al servizio degli obiettivi di transizione ecologica del Paese. Attraverso la controllata Enaon sono previsti investimenti pari a 1 miliardo per l’estensione della rete e la sua trasformazione digitale, favorendo così la penetrazione del gas naturale anche in aree non ancora raggiunte dal servizio, e abilitandola alla distribuzione dei gas rinnovabili.

Il Piano prevede per il settore idrico 450 milioni di investimenti nei prossimi 7 anni,
destinati sia a selezionate operazioni di M&A, sia a mutuare nelle reti dell’acqua le best practice e le tecnologie sviluppate nella distribuzione del gas.

Con riferimento all’efficienza energetica, conclusa la stagione del Superbonus, il focus resta
sull’espansione del business in maniera organica e per linee esterne, con un investimento
complessivo previsto di 300 milioni (in linea con il precedente Piano Strategico).

Trainata dall’acquisizione di 2i Rete Gas e dal piano di investimenti, la RAB cumulata delle
infrastrutture, gas e acqua, in Italia e in Grecia, è attesa crescere a un tasso medio annuo
(CAGR) di circa il 9,4% raggiungendo i 18,2 miliardi a fine 2030. Con il contributo delle
gare d’ambito la RAB consolidata è stimata in circa 19,2 miliardi al 2030 (+10,2% CAGR).

L’integrazione industriale tra Italgas e 2i Rete Gas offrirà molteplici opportunità di creazione di valore. Sinergie ed efficienze di costo, combinate con l’Intelligenza Artificiale, sono attese
raggiungere i 200 milioni al 2030, rispetto alla base di costo combinata 2023.

Grazie a tali azioni e agli investimenti, si prevede che i ricavi raggiungano circa 3,6 miliardi con un EBITDA di 2,8 miliardi al 2030. Ne risulta, in arco Piano, una crescita media annua
(CAGR) dell’EBITDA e dell’utile di circa il 13% e dell’utile per azione, considerando l’aumento di capitale, di circa il 10%.

Rispetto al Piano Industriale 2023-2029, l’accretion dell’utile per azione (EPS) sarà positiva già dal 2026 fino a raggiungere circa il 15% nel 2029.

La struttura finanziaria prevista per l’acquisizione di 2i Rete Gas e la significativa generazione di cassa consentono di mantenere sotto controllo la posizione finanziaria netta, in linea con l’obiettivo di mantenere l’attuale credit rating. Il rapporto indebitamento su RAB è infatti atteso raggiungere il picco nel 2025, a valle della chiusura della transazione, e ritornare in area 65%, entro il 2028.

Per il 2024, non impattato dall’acquisizione, si conferma la guidance approvata lo scorso 30
maggio, con investimenti tecnici di circa 0,9 miliardi e ricavi adjusted di circa 1,8 miliardi, con un EBITDA adjusted compreso tra 1,32-1,35 miliardi e un Ebit adjusted di 0,8 miliardi. Escludendo gli impatti dell’IFRS 16, l’indebitamento netto a fine 2024 è confermato atteso a circa 6,6 miliardi, con un leverage del 63%.

Alla luce dei risultati attesi, la politica dei dividendi è confermata fino al 2026, con un floor aumentato per riflettere l’alto livello di confidenza nei risultati attesi e con l’obiettivo di garantire agli azionisti una remunerazione attrattiva, sostenibile e la possibilità di continuare a beneficiare della crescita attesa. La nuova politica prevede la distribuzione di un dividendo pari al maggiore tra (i) l’importo risultante dal DPS 2023 di 0,352 euro aumentato del 5% annuo e (ii) il DPS pari al 65% dell’utile netto rettificato (adjusted) per azione.