Gli eurolistini chiudono perlopiù in rialzo mentre Wall Street procede negativa dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 33.793 punti (+0,6%), in guadagno come l’Ibex 35 di Madrid (+0,5%), il CAC 40 di Parigi (+0,5%), il Ftse 100 di Londra (+0,2%). Chiude sotto la pari il DAX di Francoforte (-0,1%).
Oltreoceano, il Dow Jones cede lo 0,5%, il Nasdaq e lo S&P 500 lo 0,3%.
Gli investitori mantengono lo sguardo già focalizzato sugli appuntamenti chiave dei prossimi giorni, tra i quali, la pubblicazione, mercoledì, dei verbali relativi all’ultima riunione della banca centrale americana, e, giovedì, dell’inflazione Usa. Gli economisti prevedono una crescita dei prezzi del 2,3% anno su anno, in leggero rallentamento rispetto alla lettura precedente.
I mercati stanno scontando al momento un taglio ai tassi inferiore a 25 punti base in vista della riunione della Fed di novembre dopo aver previsto una mossa da 50 punti base fino a poco tempo fa.
Sullo sfondo continuano intanto a pesare i crescenti rischi geopolitici. A un anno dal massacro del 7 ottobre compiuto da Hamas nel sud di Israele, a cui seguì lo scoppio della guerra a Gaza, il Medioriente e il mondo sono con il fiato sospeso per l’atteso attacco dello Stato ebraico all’Iran.
Dall’agenda macro odierna, ad agosto le vendite al dettaglio dell’Eurozona hanno accelerato leggermente a +0,2% su base mensile, in linea alle attese, dalla stabilità di luglio. Su base annua, il dato è stato pari a +0,8%, al di sotto del +1% del consensus e dopo il -0,1% del mese precedente.
Nello stesso mese, gli ordini di fabbrica della Germania sono calati su base mensile del 5,8%, al di sotto del -2,0% delle attese e dopo il +3,9% di luglio. Su base annua e corretti per l’effetto calendario, si sono ridotti del 3,9%, più del -1,6% del consensus e dopo il +4,6% del mese precedente.
Sul Forex, l’euro/dollaro sale a 1,098, il dollaro/yen scende a 148,1. Tra le materie prime, in deciso rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+3,4%) a 80,7 dollari e il Wti (+3,6%) a 77,1 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale a 132 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,56%.
Tornando a Piazza Affari, guidano Amplifon (+4,5%), Recordati (+2,2%), Bper Banca (+2,1%), Moncler (+2,0%) mentre chiudono in coda Erg (-1,5%), Tenaris (-1,0%), Interpump (-0,7%), Terna (-0,6%).