Modesti realizzi a Wall Street dopo i guadagni di venerdì e i recenti solidi dati Usa che hanno smorzato l’aspettativa su consistente allentamento monetario da parte della Federal Reserve per novembre.
Dopo pochi minuti di scambi, il Nasdaq, lo S&P 500 e il Dow Jones cedono tutti lo 0,4%.
Gli investitori mantengono lo sguardo già focalizzato sugli appuntamenti chiave dei prossimi giorni, tra i quali, la pubblicazione, mercoledì, dei verbali relativi all’ultima riunione della banca centrale americana, e, giovedì, dell’inflazione Usa. Gli economisti prevedono una crescita dei prezzi del 2,3% anno su anno, in leggero rallentamento rispetto alla lettura precedente.
I mercati stanno scontando al momento un taglio ai tassi inferiore a 25 punti base in vista della riunione della Fed di novembre dopo aver previsto una mossa da 50 punti base fino a poco tempo fa.
Sullo sfondo continuano intanto a pesare i crescenti rischi geopolitici. A un anno dal massacro del 7 ottobre compiuto da Hamas nel sud di Israele, a cui seguì lo scoppio della guerra a Gaza, il Medioriente e il mondo sono con il fiato sospeso per l’atteso attacco dello Stato ebraico all’Iran.
Sul Forex, l’euro/dollaro sale a 1,098, mentre il cambio dollaro/yen cala a 148,0. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+1,3%) a 79,1 dollari e il Wti (+1,5%) a 75,5 dollari.
Nel comparto obbligazionario, infine, i rendimenti sui Treasury a 2 e 10 anni salgono rispettivamente al 3,99% (+7bp) e al 4,02% (+5bp).