Avvio in calo per le principali borse europee con l’attenzione ancora sugli appuntamenti della settimana, la Cina e le tensioni geopolitiche.
A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,3% a 33.713 punti, seguito da Ibex35 di Madrid (-0,5%), Dax di Francoforte (-0,7%), Ftse 100 di Londra (-1%) e Cac 40 di Parigi (-1%).
Gli investitori restano concentrati sugli appuntamenti di questa settimana, tra i quali i verbali relativi all’ultima riunione della Federal Reserve, in uscita domani sera, e il dato sull’inflazione Usa, in agenda giovedì, con l’obiettivo di avere ulteriori indicazioni sulle prossime mosse della banca centrale americana.
Nel frattempo, secondo il presidente della Fed di New York, John Williams, l’istituto è “ben posizionato” per realizzare un ‘soft landing’ dell’economia.
Occhi anche sul fronte cinese dove le dichiarazioni emerse dal briefing della Commissione nazionale per lo sviluppo e le riforme hanno deluso gli investitori che si aspettavano l’annuncio di ulteriori misure di stimolo.
I funzionari cinesi hanno affermato di essere fiduciosi che verranno raggiunti gli obiettivi economici di quest’anno e promesso ulteriore sostegno alla crescita, aggiungendo che il Paese continuerà a emettere obbligazioni sovrane ultra-lunghe l’anno prossimo per sostenere grandi progetti e investire 100 miliardi di yuan.
Sullo sfondo continuano a pesare le tensioni in Medio Oriente dopo che le Forze di difesa israeliane hanno dichiarato di aver intercettato la maggior parte dei razzi lanciati verso Tel Aviv da Hamas e altri gruppi sostenuti dall’Iran.
Dall’agenda macro odierna, focus, nel pomeriggio, sulla bilancia commerciale Usa di agosto.
E’ emerso intanto che ad agosto in Francia la bilancia commerciale ha riportato un deficit di 7,371 miliardi, in aumento rispetto a 6,042 miliardi nel mese precedente (rivisto da 5,884 miliardi).
In Germania, nello stesso mese, la produzione industriale è cresciuta del 2,9% m/m, rispetto al -2,9% di luglio (rivisto da -2,4%) e al +0,8% del consensus. Su base annua, il dato, corretto dagli effetti di calendario, ha registrato una contrazione del 2,7%, a fronte del -5,6% di luglio (rivisto da -5,3%) e del -3,8% delle attese.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,098 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen cala a 148,0. Tra le materie prime, scende il petrolio con il Brent (-1,5%) a 79,7 dollari al barile e il Wti (-1,6%) a 75,9 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 133 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,58%.
Tornando a Piazza Affari, guidano in avvio Italgas (+1,6%), Bper (+1,3%) e Diasorin (+1,1%) mentre scivolano in coda Moncler (-2,8%), Cucinelli (-2,3%) e Campari (-1,5%).