Le borse europee chiudono perlopiù in ribasso, mentre Wall Street procede positiva dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 33.721 punti (-0,3%), in calo come il Ftse di Londra (-1,4%), il CAC 40 di Parigi (-0,7%) e il Dax di Francoforte (-0,2%). Chiude invariato l’Ibex 35 di Madrid.
Oltreoceano, il Nasdaq guadagna l’1,3%, lo S&P 500 lo 0,8% e il Dow Jones lo 0,2%.
Resta l’attenzione sugli appuntamenti dei prossimi giorni, tra i quali i verbali relativi all’ultima riunione della Federal Reserve, in uscita domani sera, e i prezzi al consumo Usa, in agenda giovedì, con l’obiettivo di avere ulteriori indicazioni sulle prossime mosse della banca centrale americana.
L’inflazione statunitense di settembre è prevista in rallentamento, con un tasso annuo stimato al 2,3%, rispetto al 2,5% della lettura precedente. Gli operatori di mercato si aspettano che la Fed effettui un taglio dei tassi inferiore ai 25 punti base durante la riunione di novembre, e che entro la fine dell’anno si arrivi a un complessivo allentamento di 48 punti base.
Lo sguardo è inoltre già rivolto all’avvio della stagione delle trimestrali con i conti, venerdì, di big come JP Morgan e Wells Fargo.
Dall’agenda macro-odierna è emerso intanto che ad agosto Negli Stati Uniti, la bilancia commerciale ha registrato un deficit di 70,4 miliardi di dollari, rispetto al disavanzo di 70,5 miliardi indicato dal consensus e di 78,9 miliardi di luglio.
In Germania, nello stesso mese, la produzione industriale è cresciuta del 2,9% m/m, rispetto al -2,9% di luglio e al +0,8% del consensus. Su base annua, il dato, corretto dagli effetti di calendario, ha registrato una contrazione del 2,7%, a fronte del -5,6% di luglio e del -3,8% delle attese.
Sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,097, il dollaro/yen sale a 148,2. Tra le materie prime, in forte ribasso le quotazioni del greggio, con il Brent (-4,7%) a 77,2 dollari e il Wti (-4,7%) a 73,5 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende in area 130 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,55%.
Tornando a Piazza Affari, guida Italgas (+3,3%), seguita da Banca Monte Paschi Siena (+2,4%), Diasorin (+1,8%), Amplifon (+1,8%), mentre arretrano in particolare Saipem (-2,5%), Eni (-2,1%), Tenaris (-2,0%), Stellantis (-1,9%).