Avvio positivo a Wall Street con gli investitori intenti a monitorare le indicazioni provenienti dai driver di questa settimana.
Dopo pochi minuti di scambi, il Nasdaq guadagna lo 0,5%, lo S&P 500 lo 0,4% e il Dow Jones lo 0,2%.
Resta l’attenzione sugli appuntamenti dei prossimi giorni, tra i quali i verbali relativi all’ultima riunione della Federal Reserve, in uscita domani sera, e i prezzi al consumo Usa, in agenda giovedì, con l’obiettivo di avere ulteriori indicazioni sulle prossime mosse della banca centrale americana.
L’inflazione statunitense di settembre è prevista in rallentamento al 2,3% anno su anno rispetto alla precedente lettura pari al 2,5%. Tra gli operatori prevale l’aspettativa di un taglio ai tassi inferiore ai 25 punti base da parte della Fed nella riunione di novembre e di un allentamento complessivo da 48 punti base da compiersi entro fine anno.
Nel frattempo, secondo il presidente della Fed di New York, John Williams, l’istituto è “ben posizionato” per realizzare un ‘soft landing’ dell’economia.
Lo sguardo è inoltre già rivolto all’avvio della stagione delle trimestrali con i conti, venerdì, di big come JP Morgan e Wells Fargo.
Sullo sfondo continuano a pesare le tensioni in Medio Oriente con i reciproci lanci di razzi tra Israele e Libano nonché l’annuncio, questa mattina, dell’uccisione del comandante del quartier generale di Hezbollah da parte dello Stato ebraico.
Dall’agenda odierna, negli Stati Uniti, ad agosto, la bilancia commerciale ha registrato un deficit di 70,4 miliardi di dollari, rispetto al disavanzo di 70,5 miliardi indicato dal consensus e di 78,9 miliardi di luglio (rivisto da -78,8 miliardi).
Sul Forex, l’euro/dollaro sale a 1,098 mentre il cambio dollaro/yen cala a 148,0. Tra le materie prime, in deciso ribasso le quotazioni del greggio con il Brent (-2,8%) a 78,6 dollari e il Wti (-2,9%) a 74,9 dollari.
Nel comparto obbligazionario, infine, il rendimento sul Treasury a 2 anni flette al 3,98% (-1bp) mentre aumenta su quello a 10 anni al 4,05% (+2bp).